FORMAZIONE

CULTURA

ONG una critica al vetriolo. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
0 commenti

ONG fortemente criticate e sostanzialmente espulse dal sistema di valori sociali.

Verso le società che non producono reddito c’è ostilità perchè non contribuendo alla sforzo collettivo per rendere migliore questo mondo, non pagano neppure le tasse.

Queste sono le Organizzazioni non governative, le ONLUS e le ONG.

Quand’ero giovane (molti anni fa) erano 17, oggi sono 17mila tra ONLUS e ONG; è cambiato qualcosa?

Quasi il 10% delle imprese italiane si è chiuso nel “terzo settore”, appunto quello che non produce e non paga, quello neutro. Il Paese ha necessità, al contrario d’aziende che progettino, spendano in ricerca e sviluppo, producano. Al contrario abbiamo “aziende” del “terzo settore” e del terziario: ecco dove nasce la crisi della società e anche uno dei dissesti del bilancio dello Stato.

Il terzo settore non produce e non paga, mentre il terziario è fatto di bar, ristoranti, alberghi, studi professionali.

La ricchezza della società non è custodita in coloro che non producono e neppure in quanti assumono poco, pagano in nero, ci sono e poi scompaiono. L’imprenditore non è un barista, ma colui che produce idee e beni. Non è imprenditore neppure l’albergatore quando al suo posto vorremmo un’azienda metalmeccanica.

La legge riconosce la titolarità d’imprenditore anche al settore terziario, ma è un “regalo” per crocifiggere il capo dell’azienda all’atto del fallimento. Qui si parla d’imprenditore come di colui che “baciato da Dio” (direbbe Max Weber nell’Etica protestante – 1902) cerca e trova idee da lanciare in produzione.

Lo spunto per questa riflessione proviene da una ricerca imposta dalla Scuola di Stato per la maturità 2021.

L’insegnante di diritto chiede: “dopo aver illustrato il ruolo delle Organizzazioni internazionali governative e non governative nel commercio internazionale, nella tutela del rispetto dei diritti umani e la tutela internazionale dell’ambiente, cercare di rispondere al seguente quesito facendo riferimento a un caso aziendale nazionale o multinazionale: può il profitto salvare i diritti umani e l’ambiente?”

Ecco la risposta contenuta in 5 presentazioni:

 

Potrebbe piacerti anche