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Oligopolio tortura per studenti. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Oligopolio come strumento raffinato di tortura agli studenti. La realtà è diversa.

Abbiamo un popolo di studenti che s’affida alle slide senza più leggere il libro di testo: ecco la fonte di tutti i problemi.

Perché abbiamo una popolazione studentesca che si è appiattita sulle slide?

L’oligopolio è più complesso del monopolio quindi serve maggiormente il testo rispetto agli altri argomenti di studio in microeconomia.

Per capire l’oligopolio è necessario entrare nel concetto d’INDETERMINAZIONE OLIGOPOLISTICA.

Una qualsiasi posizione d’equilibrio, per un’impresa, deriva dalla conoscenza della sua:

  • funzione dell’offerta;
  • della funzione di domanda che fronteggia su quel mercato
  • entrambe le funzioni.

Nel monopolio, come noto, il monopolista fronteggia una curva di domanda ben precisa. L’equilibrio del monopolista è ricercato nel punto di contatto tra costo marginale e ricavo marginale (Q*) da cui derivare il prezzo (P*). S’apprezzi la grafica qui proposta di provenienza Università Statale di Milano – prof Micheletto a cui va il mio rispetto perché è l’unico in Italia che sa spiegare il monopolio solo con grafiche.

 

Nella concorrenza perfetta, l’azienda si trova con due curve: quella di domanda piatta che è data e l’offerta (tratto superiore del costo marginale oltre i costi medi). Il punto d’equilibrio in questo mercato è rappresentato dall’incontro delle due curve. A seguire la connessa grafica  anch’essa dagli studi del prof Micheletto.

Un ragionamento dello stesso tipo, pur con qualche variante vale per la concorrenza imperfetta.

L’EQUILIBRIO, IN ENTRAMBI I MERCATI, E’ FACILMENTE DEFINIBILE SOLO PERCHE’ LE CURVE ESISTONO E SONO DEFINITE INDIPENDENTEMENTE TRA LORO. VUOL DIRE CHE IL MERCATO HA UNA SUA STRUTTURA NON INFLUENZATA DAL SISTEMA DELLA IMPRESE. 

Nel caso dell’oligopolio, invece, l’azienda non conosce le reazioni del mercato perchè le imprese sono connesse tra loro. All’azione di dell’impresa A corrisponde la reazione di B e così via. Tale reazione a catena determina un “vuoto” non prevedibile. Ovviamente anche l’oligopolista, come il monopolista e gli altri imprenditori, conosce la sua curva di costo ma non può confrontarla con la funzione di domanda perchè non la conosce.

Benvenuti nell’oligopolio. Chi non ha capito alzi la mano – ll prof

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