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Oligopolio di Bertrand spiegato a Giulia. Il prof

by Giovanni Carlini
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Oligopolio di Bertrand: che sofferenza!

Giulia è il nome di mia figlia, ma anche di una studentessa che oggi servirò per la prima lezione. Questa Giulia mi ha cercato perchè ha un problema: non ci sta capendo nulla sull’argomento. Sapesse cara Giulia, sono solo 40 anni che cerco di fare altrettanto anch’io; si consoli.

Detto questo, iniziano o forse proseguono, rispetto a quanto già pubblicato in questo sito Web, una nuova serie di studi sull’Oligopolio.

Perchè tanta sofferenza sull’argomento per Giulia e gli altri studenti?

Tanto per cominciare non si può studiare l’Oligopolio come argomento a se stante. Le basi per capire sono rappresentate da una “decente” conoscenza teoria e pratica delle condizioni di libero mercato e del monopolio. Senza queste premesse è dura discutere di Oligopolio. Solitamente sulle premesse trovo tutti gli allievi non preparati.

Per saperne di più sul monopolio e i suoi segreti, ci sono delle meravigliose presentazioni del prof. Micheletto. Si tratta di un documento che fu redatto quando il prof insegnava alla Statale, mentre oggi è in Bocconi. Ancora complimenti al prof. Micheletto per essere stato capace di spiegare “a fumetti” il monopolio.

Chiarite le premesse (in realtà servono 4 ore per farne piazza pulita) si entra nel merito sapendo che ci sono approcci diversi all’oligopolio.

APPROCCIO CLASSICO

Per classico non ci si riferisce all’economia classica, ma all’uso spregiudicato di semplici modelli microeconomici. L’Oligopolio di Bertrand come di Cournot, Edgeworth, Bowley, von Stackelberg e Chamberlin sono di questo tipo.

INSOSTENIBILITA’ DELLE IPOTESI SEMPLIFICATRICI DELLA TEORIA CLASSICA

Qui si entra in 2 filoni di studio:

  • l’applicazione della teoria dei giochi;
  • nuovo e totalmente diverso approccio all’Oligopolio applicando non la teoria, ma i dati empirici effettivamente riscontrati nello studio della realtà. (questa è la parte tosta della dottrina)

Il difetto che si riscontra nella teoria dei giochi come nel modello classico è di restringere tutto al breve periodo.

Del gruppo di studio più complesso, quello dei dati empirici si notino gli studi di Modigliani (1958), Sylos Labini (1957), Bain (1956) e i più recenti modelli S-B-M, quindi il modello della curva di domanda a gomito di Sweezy (1939).

S’osservi nella grafica sottostante dove si trovi l’oligopolio di Bertrand, in piena coincidenza con le condizioni di libero mercato!

Occhio studente Giulia che partiamo da questo dettaglio oggi a lezione!

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