Oggi Trump vince alle primarie repubblicane innestando un meccanismo a catena che lo porterà alla Casa Bianca per un secondo mandato fra 10 mesi. Si tratta di un esito facilmente prevedibile; non influisce essere a favore o contro il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La massa d’attacchi che il Presidente ha ricevuto e subito, lo porta automaticamente alla solidarietà pubblica.
Non solo! Chiunque abbia qualcosa in sospeso o sofferto da parte dell’apparato giudiziario, vede in Donald Trump la riscossa, quella vendetta desiderata. Essere giunti a questo punto è molto preoccupante, non tanto per la prossima elezione presidenziale a favore del Presidente Trump, quanto per il distacco che le istituzioni sono riuscite a scavare rispetto alla popolazione.
Si tratta di una dinamica aperta anche in Italia. L’Agenzia delle Entrate, la Magistratura, il Palazzo, sono tutte espressioni di un potere reale, ma avulso e distaccato dalla popolazione. In tal senso la fragilità su cui poggiano questi organismi è clamorosa. In pratica sono assimilabili a un castello di carte da gioco in grado d’essere spazzato via da qualsiasi colpo di vento.
Perché abbiamo raggiunto un punto di frattura con la società civile e fragilità delle istituzioni, così acute e che coglie in particolare quelle che hanno maggiori contatti con il cittadino?
Ecco un aspetto interessante e drammatico.
Chi ha più contatti con il cittadino soffre del maggior distacco. Al contrario, organismi come l’Esercito, ad esempio, che hanno pochi o per nulla interazioni con la società civile, riescono a mantenere il prestigio dell’Istituzione. Un’eccezione è l’Arma dei Carabinieri che pur essendo in costante contatto con la Società, non ha subito il tracollo di credibilità che invece hanno in carico la Magistratura, l’Agenzia delle Entrate e altre istituzioni dello Stato in Italia come negli Usa.
Si potrebbe dire che più la si conosce l’istituzione e più ci si sente distaccati in America come in Italia.
Tutto ciò è incarnato in Donald Trump che ovviamente vince. Oggi Donald vince alle primarie interne al partito, domani la Casa Bianca.