Notre Dame a fuoco esprime un dolore per tutti senza con questo esagerarne la sensazione. Si tratta di un fuoco che coglie l’attenzione e la sensibilità di tutte le persone in Occidente.
La cattedrale di Notre Dame non è a Parigi o in Francia, ma si trova dentro la sensibilità di ogni Occidentale. Si tratta di un simbolo scritto nella cultura d’Occidente.
La globalizzazione ha cercato di cancellare il concetto di cultura massificando le genti una sull’altra; si è trattato di un errore. Uno sbaglio da cui è nata la Brexit, la Presidenza Trump e il sovranismo in tutta Europa.
Essere sovranisti vuol semplicemente dire non volersi confondere con tutti e nelle altre culture. Mi spiego con un esempio. In Occidente tra uomo e donna non c’è differenza sul piano giuridico, amm.vo e morale.
Nelle altre culture la donna non ha gli stessi diritti e funzioni che ci sono in Occidente.
Le culture nel mondo sono 9. Occidentale (pari al 10% del pianeta Terra) a cui segue non in ordine d’importanza quella Orientale (est Europa). Quindi Giapponese, buddista e indiana (dall’India). Latina (America del Sud), Africana, islamica e sinica (Cinese).
Si tratta di 9 modi diversi di vivere, morire, far l’amore, educare i figli, cibarsi e vestirsi.
L’aver preteso di massificare tutto e tutti, purché i consumi siano uguali (principalmente per cellulare, computer e accesso al Web) è stato l’errore della globalizzazione. Da questo sbaglio ci si ritrae attraverso il sovranismo.
L’incendio (si spera casuale e non atto di terrorismo) della cattedrale di Notre Dame, richiama con forza al concetto d’identità culturale. Notre Dame è per l’Occidente non per tutti.
Nel 1945 l’ONU (nella sua somma saggezza e praticità) ribaltò l’elenco delle 9 culture da un assetto verticale (per ordine d’importanza) a orizzontale.
Chi dovrebbe essere più importante rispetto gli altri su un piano orizzontale? Ecco come è stato risolto il problema di una cultura più importante rispetto l’altra.
Il senso pratico dell’ONU si sconta però con la pratica dei flussi migratori. C’è molta gente che fugge da una cultura (africana e islamica) per entrare in Occidente. Lasciamo perdere chi sia meglio o peggio, le differenze restano.
Notre Dame ci ricorda la nostra storia e il suo restare cantiere per i prossimi 30 anni ci fa sentire più soli.
