Non va assunto colui che è giovane, ma chi è in condizioni di disagio lavorativo indipendentemente dall’età.
Il finanziamento ai giovani per le loro attività imprenditoriali è un atto illegale. Si finanza l’idea e il valore dell’iniziativa indipendentemente da chi la propone. Perchè questo concetto è così difficile da capire?
Provo un profondo senso di fastidio quando sento che ci sono agevolazioni per i giovani o altre categorie nell’acquisto della prima abitazione! Perchè favorire una parte della popolazione e non tutta quella che è a disagio? Il fastidio è così intenso e grande che sorge spontaneo il bisogno di ricorrere alla Corte Costituzionale per far dichiarare illegittime tutte le norme d’agevolazione per una parte della categoria in disagio.
Va stabilito il concetto che non esiste il disoccupato giovane o anziano, ma colui che è senza lavoro.
Ne consegue che non ci sono coppie d’aiutare per l’acquisto della prima casa che siano “giovani” ma solo coppie, senza limiti d’età.
La sensazione è che la legge a favore di qualcuno contro un’altro, sia solo espressione di clientela politica. Si conferma in questo modo il gruppo di pressione che cerca d’acquisire qualcosa per un clan diverso dall’altro. E’ vero, questa è la politica. Nonostante ciò va stabilito per sentenza della Corte Costituzionale quanto sia non possibile, con soldi pubblici, favorire una parte del problema.
Sicuramente qualcuno dirà che qualcosa per i giovani va fatto per aiutarli a crescere. In tutta onestà aver stanziato 90mila euro per i diplomati e 130/150mila euro di denaro in formazione mi pare una dote culturale già adeguata. Va ricordato (non se lo ricorda mai nessuno) quanto ogni anno di scuola corrisponda a 6.900 euro investiti nello studente. Al diploma i nostri ragazzi hanno ricevuto 6.900 per 13 anni pari a 89.700 euro. Non è forse sufficiente?