News dagli USA – 6 agosto 2012. Un vecchio testo ancora attuale
News dagli Usa. Mancano poco meno di 100 giorni all’elezione presidenziale qui negli Stati Uniti d’America. Cosa ce ne importa, a noi italiani, di quanto accade negli Stati Uniti d’America? A livello diretto di causa-effetto, poco. Per trovare degli effetti serve considera l’intero asse dei rapporti tra continenti. In quest’ottica cambia molto se il presidente è democratico o repubblicano.
Un presidente democratico, per l’Europa è una buona scelta in periodi di crisi. Questo perchè i democratici sono degli “spendaccioni”, salvo poi dover rimediare ai guasti prodotti. I repubblicani sono generalmente “stitici”, ma ottimi quando il ciclo economico è partito. A questo punto il quesito non è più cosa sia meglio, ma in che condizioni sia l’America e l’Europa oggi. Con una riflessione di questo tipo cambia completamente la prospettiva d’analisi politica.
Non basta pensare “positivo” per valutare cosa sia “meglio”. La preferenza va contestualizzata. Ecco l’importanza “delle news dagli Usa”.
A rovinare la festa, rispetto un ragionamento così lineare e semplice, c’è la globalizzazione! Il riferimento è all’impoverimento da globalizzazione nelle società occidentali.
In queste condizioni da disagio da globalizzazione, spendere (come spesa pubblica) è un guaio. Lo è nella misura in cui la spesa favorisce i paesi emergenti dove è stato delocalizzato il manifatturiero. In pratica si ottiene così il risultato perfettamente opposto. La spesa aiuta chi ci ha messo in difficoltà. E’ una considerazione che capovolge le prospettive.
Ecco che le news dagli Usa vanno interpretate e non solo “lette”. In effetti la vita oggi è più complessa, perchè non è facile dire “va bene, va male”. La risposta dipende dal momento. Con questa logica l’alternanza in un paese democratico è sana. Il punto è che servono partiti realmente democratici. In Italia c’è un partito che si fa chiamare democratico ma tale non è. Lo ha dimostrato nel periodo di governo dal 2011 in poi.