Febbraio 2009
di Giovanni Carlini
La previsione dei prezzi è un’arte che sa di stregoneria, soprattutto in un momento di crisi. In questo rapporto metalli si cerca di usare una certa logica (per quanto le crisi non seguano logiche note) di facile utilizzo per tutti il cui scopo non è risolvere il problema ma aiutare nel farlo.
Il metodo
Per poter ragionare e quindi costruire una certa previsione di prezzo, si è voluto considerare una fascia temporale di 6 anni non presi a caso.
Le motivazioni per cui si è preso il 2003 come termine di paragone risiede su due aspetti. Il primo è che la speculazione iniziò a pesare sul settore dei metalli dal 2002 e quindi nel 2003 maturò un ruolo, inoltre i cali produttivi sia nel settore dell’automotive che in generale si stanno portando (come attratti) su un livello pari a quello del biennio 2002-2003. Se questa è la tendenza e lo scopo del presente “rapporto semilavorati” è quello di aiutare a anticipare l’andamento di mercato, ecco il senso di quanto qui si sta studiando e suggerendo all’operatore finale.
LINEE DI TENDENZA – L’ANALISI DEGLI ULTIMI 6 ANNI CON I GRAFICI DEL LME
Andamento complessivo del mercato di Lontra
Riprendendo un’intervista alla stampa internazionale del ceo LME, Martin Abbott, questi afferma che l’anno in corso avrà una flessione del 10% nel volume d’affari (il primo dal 2005) dopo aver chiuso un 2008 con un incremento del 22% a 113 milioni di lotti scambiati.
C’è da notare un particolare. Il 26 febbraio 2003, mediamente al LME, il prezzo era di 1.208 $/t, quando oggi, 20 febbraio 2009 il prezzo corrente è sui 1.601.Iin questa maniera si dimostra che non è stato assolutamente toccato alcun “fondo” nelle quotazioni, come i diversi rapporti semilavorati e acciaio pubblicati sia on line che su carta riportano. Questo spunto verrà ora ripreso, metallo per metallo, esaminando quanto margine ancora ci sia per ulteriori ribassi di prezzo nei prossimi mesi e anni.
COMMENTO ALL’ANDAMENTO DEI PRINCIPALI METALLI
ALLUMINIO
Il 26 febbraio 2003 l’alluminio era quotato 1.456,5 $/t. oggi al 19 febbraio 2009 il suo valore è di 1.261. Come noto l’alluminio non si presta a nessuna speculazione (per ora) il che lo rende un metallo non ferroso sicuro da immagazzinare e acquistare a buon prezzo. In un momento di forte incertezza, sapere che esiste almeno una materia prima indenne dalla speculazione con un prezzo costante o comunque a bassa tendenza di calo, è una certezza per chi ha l’onere di approvvigionare le scorte di magazzino.
6 anni di prezzi sull’alluminio: febbraio 2003-2009 (il grafico proviene dal LME)
RAME
Il 26 febbraio 2003 il rame era quotato 1.720 $/t. oggi al 19 febbraio 2009 il suo valore è di 3.205 pertanto i margini di ulteriori fluttuazioni al ribasso sono tuttora molto ampie. Per la precisione c’è ancora un 86,34% di spazio nell’oscillazione prima di toccare il valore del 2003.
Per la precisione il conteggio è il seguente: 3.205 meno 1720 risulta 1.485 che moltiplicato per 100 e diviso per 1.720 indica in 86,34% la percentuale di crescita che il rame ha ottenuto dal 2003 ad oggi grazie alla speculazione. Se questi dati non sono discutibili perché obiettivi, è molto facile che il 50 o il 60% di questo 86 possa essere eroso al ribasso nei prossimi mesi o comunque in questo stesso 2009 essendo venuta a mancare sia la spinta speculativa che quella produttiva.
6 anni di prezzi sul rame: febbraio 2003-2009
PIOMBO
Il 26 febbraio 2003 il piombo era quotato 484 $/t. oggi al 19 febbraio 2009 il suo valore è di 1.135. Anche in questo caso i margini per ulteriori aggiustamenti di prezzo al ribasso sono molto ampi. Nella fattispecie, e utilizzando il medesimo criterio di calcolo esposto con il rame, sul piombo abbiamo un 134,5% di oscillazione! Investire sul piombo, oggi, comprandolo a questi prezzi per metterlo in magazzino, con una prospettiva di supervalutazione del 134% appare una politica non sicura.
6 anni di prezzi per il piombo: febbraio 2003 – 2009
NICHEL
Il 26 febbraio 2003 il nichel era quotato 9.100 $/t. oggi al 19 febbraio 2009 il suo valore è di 9.975 A parità delle considerazioni espresse per l’alluminio anche il nichel si presenta come un metallo sicuro, oggi, dopo aver smaltito una “sbornia di prezzo”. La banda di oscillazione del nichel è nell’ordine del 9,62% Attenzione però! Mentre l’alluminio era e resta una buona materia prima per “far magazzino” non è così il nichel, il quale si presta a maggiori impennate di prezzo. La conclusione è che laddove l’indice di magazzino sia molto alto, ovvero vicino a 4 o 5 volte all’anno, allora è possibile “stare tranquilli” anche con il nichel.
STAGNO
Il 26 febbraio 2003 lo stagno era quotato 4.770 $/t. oggi al 19 febbraio 2009 il suo valore è di 11.105 Come per il piombo e il rame, lo stagno è aperto a una schizofrenia di prezzo altissima. A conti fatti le oscillazioni possono contare su un 132,81% di valore ancora da smaltire. In queste condizioni non è possibile acquistare stagno se non “sul venduto”.
6 anni di prezzi sullo stagno: febbraio 2003-2009
ZINCO
Il 26 febbraio 2003 lo zinco era quotato 808,5 $/t. oggi al 19 febbraio 2009 il suo valore è di 1.090. Anche lo zinco, come l’alluminio e il nichel, si presta a una certa serenità nell’approvvigionamento in quanto la sua banda di oscillazione pur essendo nell’ordine del 34,90% il che non è affatto poco, esprime in termini grafici una certa stabilità. In conclusione con un buon margine di attenzione e un indice di magazzino ben sostenuto, si può acquistare zinco sapendo che il suo prezzo cederà ulteriormente.
6 anni di prezzi sullo zinco: febbraio 2003-2009