Milgram esperimento 2, quello mai o poco citato quando si vuole riflettere sull’eseguibilità d’ordini non graditi e contrari alla morale, ma comunque eseguiti.
Come già discusso nei precedenti tre studi pubblicati in questo sito di ragionamenti, con ordini semplici, diretti e autorevoli, non particolarmente motivati, è stato possibile ottenere l’esecuzione di un atto di deliberata tortura di persone prelevate a caso su altre non assolutamente correlate alle prime. Si tratta di violenza del tutto gratuita, non motivata per fatti specifici ed ottenuta semplicemente “in nome della scienza”.
A seconda del grado di pressione esercitato nell’ordine, si sono ottenute reazioni diverse.
Con un ordine perentorio, diretto, emesso da un’Autorità presente nel luogo dell’esperimento, la contestazione (che cosa stiamo combinando, non lo voglio fare) si è limitata al 35% pur assicurando la conclusione dell’esperimento.
Nel momento in cui l’Autorità ha espresso lo stesso ordine uscendo dalla stanza trasmettendolo a voce alta e quindi privando l’esecutore della sua presenza, la contestazione si è elevata all’80% pur garantendo la conclusione dell’esperimento (infliggere dolore mediante scosse elettriche all’allievo).
Sempre nel primo esperimento si è notato una differenza nella partecipazione all’esperimento in funzione della modalità applicativa. Si è notato che:
- se la vittima (studente) è visibile dal carnefice (docente in fase di correzione) i dubbi sulla corretta applicazione della punizione (tortura tramite scariche elettriche applicate ai polsi) s’elevano al 60% sempre garantendo la conclusione dell’esperimento;
- nel caso il docente debba lui stesso applicare gli elettrodi ai polsi dello studente la contestazione, pur senza ritardare l’esperimento, sale al 70%.
Ebbene il secondo esperimento scatta sulla base di quest’esperienza. Cosa accade se nel gruppo dirigente, che rappresenta l’Autorità, se ci fosse un forte dissidio sulle finalità e modalità d’esecuzione?
Il 100% dei partecipanti si ferma!
L’esecuzione pratica dell’esperimento termina ancor prima d’iniziare.
La conclusione è semplice: nell’esecuzione forzata di un ordine contro voglia, la compattezza dell’Autorità emittente è condizione di base.
Prof. Stanley Milgram esperimento 2 termina qui pur proseguendo su altre riflessioni in successivi studi.
3 comments
Egregio Prof questa sua interessantissima analisi mi fa riflettere ancora una volta sull’inadeguatezza della classe politica italiana degli ultimi 20 anni: mai li ho visti compatti nel richiedere sacrifici (economici) a Popolo, ma piuttosto sempre ambigui e disuniti. Se ne uscirà mai? Grazie !
mi spieghi….grazie
si ho capito quanto mi scrive, è vero, grazie, c’è però quel controvoglia da considerare!
Comments are closed.