Micro esercizio per calcolare la quantità d’equilibrio in un contesto di mercato perfettamente concorrenziale.
La prima cosa da fare è disegnare l’ambiente nel quale ci si trova e solo successivamente capire le variabili che vengono offerte dall’enunciato.
Il disegno pertinente è questo:
Dalla rappresentazione grafica si capisce che:
- il prezzo è uguale al ricavo marginale e quindi anche alla curva di domanda: D = RM = P
- non solo, ma se si guarda attentamente, QUANDO SI VUOLE CALCOLARE LA Q DI EQUILIBRIO CERTAMENTE IL PREZZO E’ PARI AL RICAVO MARGINALE, COME PRIMA, MA IN QUELLO SPECIFICO POSTO DI CONVERGENZA CON LA QUANTITA’ D’EQUILIBRIO IL PREZZO E’ ANCHE UGUALE ANCHE AL COSTO MARGINALE CHE ORA PONIAMO A BASE DEL CALCOLO. Ergo se si volesse calcolare la q d’equilibrio il termine di confronto con il p non è più solo il ricavo marginale ma il costo marginale.
ecco cosa si percepisce dal disegno. Ora i dati dell’enunciato:
- il prezzo è pari a 12
- il CT = 2 + 3q al quadrato
- il costo marginale (indicato in inglese come MC) è pari a 6
- calcolare la q di equilibrio
- quindi il ricavo totale (RT) e infine anche il profitto (indicato con pi greco)
SVOLGIMENTO
Il costo marginale non poteva che essere 6 perchè rappresenta la deriva per la quantità del CT che da 6 ma 6 è per la q non 6 a senso assoluto. Quindi ora confrontiamo 6q = 12 da cui la q è 2. Ne consegue che la quantità d’equilibrio è 2.
Il RT è il p per q ovvero 24
Il profitto è pari a RT – CT quindi 12 x 2 – 2 + 3q al quadrato. Ovvero 24 – 2 + 3 che moltiplica 2 al quadrato. I CT a questo punto ammontano a 14 che dedotti dai ricavi indicano un profitto di 12 (ad essere sinceri il profitto per un’azienda in perfetta concorrenza è pari a zero quindi questo conteggio pur essendo valido come matematica è sbagliato in termini concettuali per la dottrina economica).
Buon studio