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Metodo Montessori e Canadian School. Due problemi educativi

by Giovanni Carlini
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Metodo Montessori e Canadian School. Due problemi educativi causati dalla dematerializzazione ovvero dall’assenza di libri di testo per gli studenti.

Metodo Montessori e Canadian School, almeno a Milano, per la parte sperimentale del primo metodo educativo nella scuola pubblica, qualcosa non funziona. Due genitori mi hanno chiamato per riparare ai guasti educativi che emergono. Di cosa stiamo parlando? semplice: dematerializzazione. Il Metodo Montessori, almeno nella versione sperimentale adottata dalla scuola pubblica, l’assenza o il non uso del testo (scuola media) porta il giovane studente all’atrofia nella calligrafia ad esempio. Si parla di bimbi in seconda media che non scrivono un tema da almeno un anno. Scrivere un tema, che disastro!

Probabilmente il metodo Montessori, applicato nelle scuole private non è caduto nell’errore della dematerializzazione, per questo resta un modello educativo di successo. Purtroppo è entrato lo Stato nell’interpretare lo stesso schema di formazione sporcandolo.

Un modello formativo che disabitua lo studente a scrivere e meditare sui libri di testo va cestinato prima che possa arrecare seri danni.

La Canadian School commette lo stesso errore già riscontrato nel modello Montessori versione scuola pubblica. Il riferimento coglie l’assenza del libro di testo e un’eccessiva valenza su fogli da incollare nei quaderni dei bimbi. Fogli che svolazzano fa una parte all’altra perdendosi che inducono confusione nella mente del ragazzino. Ho già osservato come un bimbo così educato, giunto in età adulta, soffra di mancanza di senso pratico, assorto in una sorta di contemplazione della vita.

Il bimbo, per crescere, ha bisogno di punti stabili che sono oltre i genitori e l’insegnante, i libri i testo. Togliere il testo al ragazzino, significa “terremotare” la sensibilità alla conoscenza dello studente. Non solo, in questo modo si toglie il gusto alla lettura e il bisogno di comprare il libro nel resto della vita. Per dirla con una parola: sono stati creati degli infelici, orfani di un buon libro come compagno di vita. Soggetti di questo tipo saranno instabili in termini affettivi, dipendenti dal web (quindi dalla non concretezza e immaturi) e in crisi nella costanza di creazione di pensiero nuovo. Dei mostri!

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