Merita sopravvivere l’Unione Europa alle elezioni di giugno 2024? Per rispondere bisogna stare attenti nel distinguere la Ue economica da quella politica.
La comunità economica europea rappresenta un successo; nulla da dire a riguardo, quindi deve sopravvivere e prosperare.
Relativamente alla Ue politica, quella nata dagli accordi di Lisbona, la possiamo anche perdere o sciogliere che non serve a nulla. Non serve perchè vuole essere invasiva nella dinamica dei singoli Stati. Una Ue di consiglio è benvenuta, la stessa struttura che si vuole imporre va sciolta. In Italia è la seconda volta che un impiegato dello Stato, tal è un magistrato, disapplica la norma decisa dalla Nazione d’appartenenza per aderire a un fantomatico diritto comunitario, ammesso che sia stato correttamente interpretato. Oltre ad ambire al licenziamento di questo dipendente statale, va rivisto l’intero impianto Ue.
La nuova Ue, quella politica, dovrebbe essere un ufficio con 30 dipendenti e un capo Ufficio. Le persone possono lavorare da casa. Il Capo ufficio, ricevute le richieste delle singole Nazioni le assembra in un documento unitario, una sorta di lista che verrà elaborata dagli incontri dei rispettivi ministri o Capi di Stato che ciclicamente s’incontrano.
A queste condizioni potrebbe ancora sopravvivere l’Unione europea politica. Fuori da questi schemi l’Unione è di disturbo agli Stati e va sciolta.
Ovviamente anche la banca centrale e la moneta unica non hanno senso. Al loro posto il “serpente europeo” degli anni Settanta, ovvero divise nazionali in coordinazione con le altre valute e possibilità d’oscillare tra un +/- 2,5% rispetto alla parità stabilità (allora era il marco tedesco).
Come si nota, la cancellazione-abrogazione dell’Unione europea è ampiamente discussa e presa in esame. Non esiste nulla d’irreversibile come a volte è accaduto di sentire per l’adesione alla moneta unica. Solo la morte è irreversibile e la Ue rappresenta la morte dello Stato quindi va cancellata o trasformata in “un’Europa delle Nazioni”.