FORMAZIONE

CULTURA

Home FORMAZIONEMARKETING Marketing per imprese funebri/1 Prof Carlini

Marketing per imprese funebri/1 Prof Carlini

by Giovanni Carlini
0 commenti

Marketing per imprese funebri/1 prosegue l’analisi.

E’ stato già scritto che l’azione di marketing vera e propria, in questo settore, poggia sugli studi fondamentali svolti da Erich Lindemann e John Bowlby, rispettivamente 1944 e 1980.

E’ stato anche detto che questa “scelta” deriva dal bacino d’utenza utilizzato dai ricercatori. In questo caso gli studi sono stati applicati su una popolazione del tutto normale che ha dovuto affrontare problematiche d’elaborazione del lutto.

Al contrario, Freud ed Elizabeth Kubler-Ross, hanno ovviamente offerto alla dottrina dei pregevoli contributi, ma partendo da punti di vista classificati a monte come malati terminali per la psicanalista elvetica Kubler-Ross e pazienti instabili sul piano psicoanalitico nel caso di Freud.

Chiarite le premesse, i contributi alla dottrina e connesse ricadute sul marketing per le imprese funebri da Erich Lindemann si concretizzano nelle seguenti osservazioni:

  • nell’elaborazione del lutto, il superstite (vedovo/a) somatizza la scomparsa ovvero tende ad assomigliare alla persona che gli manca nei suoi atteggiamenti e forme espressive;
  • emerge una viva preoccupazione del superstite per la trasformazione in atto nella salma;
  • si consolida un diffuso senso di colpa per essere ancora vivi;
  • compaiono le prime reazioni ostili verso chi invita a reagire;
  • si registra una minore funzionalità organica per cui si mangia di meno perdendo peso, compaiono dei tic nervosi, l’atteggiamento è schizzato-isterico, c’è perdita della lucidità e giramenti di testa.

Considerato che questa è l’utenza di un’impresa funebre, che tipo di servizi vanno offerto? Non quelli che attualmente sono disponibili!

Rispondendo per singolo punto:

A) somatizzando la scomparsa è saggio che la cerimonia sia arricchita di grandi televisori dove proiettare una selezione d’immagini che ha scelto la famiglia per ricordare il defunto;

B) laddove ci sia una viva preoccupazione per la decomposizione della salma, il trucco post mortem diventa un’opzione credibile (ma va pubblicizzato! altrimenti non serve a nulla).

Marketing per le imprese funebri prosegue.

Potrebbe piacerti anche