Margine di struttura, diversi criteri di calcolo. Questo studio è il numero 2 di una serie, il precedente spunto è stato pubblicato con al riferimento:
https://giovannicarlini.f.xeeve.com/margine-di-struttura-calcolo-e-prassi-prof-carlini/
Ora si passa alla fase del calcolo.
METODO 1
Come consiglia il prof Devastato nel suo testo, il metodo più rapido è stabilire quale sia la tipologia d’impresa. Nel caso di un’industria (manifatturiera) solitamente il “peso” delle immobilizzazioni è pari al 55-60% del capitale investito. Con i dati in nostro possesso il 55% di 16.000.00 è pari a 8.800.000
METODO 2
Indotto dalla riflessione sugli studi del prof. Devastato, è stata fatta una scoperta casuale. Erroneamente considerati i dati forniti dal testo dell’insegnante, si è pervenuti ad un’altra formulazione del margine di struttura. Questa nuova impostazione si presenta nel seguente modo:
Capitale proprio – Immobilizzazioni = – il leverage moltiplicato per l’unità di misura del bilancio.
Caso concreto:
il capitale proprio è pari a 6.230.000
le immobilizzazioni sono “x” (non le conosciamo)
il leverage è stato appena calcolato in 2,57
La nuova formula è così impostata:
6.230.000 – x = – 2.570.000 (sarebbe quel 2,57 moltiplicato per 1 milione ovvero l’ordine di grandezza del bilancio)
isolando la x abbiamo: – x = – 2.570.000 – 6.230.000 il che significa che la x = 2.570.000 + 6.230.000 che corrisponde a 8.800.000
Si noti la perfetta corrispondenza tra il metodo 2 e il numero 1. Il vantaggio del 2 è che si collega al leverage, spiegando quanto il rapporto tra capitale di terzi e proprio intervenga nel processo di conteggio.
Il prof Devastato è stato raggiunto mezzo Facebook, ma ha rifiutando il contatto; probabilmente non è aperto al confronto.
METODO 3 (non applicabile nel caso di bilancio in fase di redazione con dati a scelta)
Applicare le note formule, che tutti conoscono e già descritte nel primo studio sull’argomento qui pubblicate.
Con il margine di struttura essenziale si ha Cp-I = non lo posso qui applicare perché non ho tutti i dati. Ne consegue che la formulazione classica è utilizzabile solo come analisi del bilancio, non in fase di redazione con dati a scelta. In questo caso sarebbe 6.230.000 – 8.800.000 = -2.570.000 che non è un bel dato per la salute dell’impresa.
Nel caso del margine globale (Pc + Cp) – I = non lo posso usare in fase di redazione del bilancio. Comunque in questo caso sarebbe 6.230.000 + 4.700.00 (dato ottenuto dal testo, vedi ultimo allegato qui aggiunto) – 8.800.000 = 2.130.000 che è superiore al valore di magazzino ipotizzato nell’esercizio pari a 1.800.000 il che è buono per l’impresa.