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Macy’s come buon esempio. Taccuino americano 2019

by Giovanni Carlini
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Macy’s rappresenta solo uno dei tanti supermercati di abbigliamento che completano il panorama del consumismo statunitense. Qui, in questo studio però se ne vuole tessere le lodi.

In realtà la lode non è tanto al solo marchio Macy’s quanto al SISTEMA AMERICA. Per spiegarsi serve un esempio pratico.

Tre settimane prima ho comprato un paio di scarpe estive dal costo scontato di 60 dollari. Nel corso del tempo, calzando queste scarpe, soffro una sudorazione eccessiva.

Il primo dubbio che mi assale è che stia diventando vecchio (chissà se i vecchi soffrono di più il caldo rispetto gli altri). Quindi penso d’essere disabituato al non uso del calzino. In pratica elenco, nella mia mentre l’insieme possibile delle variazioni che il mio corpo può aver subito negli ultimi tempi.

Alla fine e praticamente 3 settimane dopo guardo attentamente le scarpe scoprendo il perchè di così tanta bassa qualità: sono made in China!

Caspita!!!! sono stato così stupido da comprare un prodotto cinese. Che cinesata!

Alla faccia della mia presunta vecchiaia o disabitudine, il problema non è mio ma insito nel prodotto. Un made in China è per definzione di bassa qualità anche se l’ho pagato, “scontato” ben 60 dollari!

Sono 75 anni che non si combatte più una guerra rispetto agli ultimi 50mila pieni di conflitti da ogni parte. Chissà cosa accade con e verso la Cina da parte dell’Occidente.

L’acquisto è stato fatto a Rancho Cucamonga (nei pressi di Los Angeles) presso il negozio Macy’s però mi trovo a Tucson (Arizona).

Nonstante la distanza mi reco presso il locale negozio Macy’s e spiego il mio problema alla commessa del reparto scarpe da uomo. La ragazzetta, a dir la verità con far antipatico e scocciato (mai fidarsi dei giovani che hanno poca esperienza) spiega che avendo calzato il prodotto non è più cedibile.

Non convinto mi reco all’Ufficio rapporti con la clientela di Macy’s dove parlo con il Manger.

La Signora Manager, capito il mio problema e preso atto del non gradimento del “made in China” prende nota dell’errata risposta della commessa (la ragazza scontrosa) e cerca un paio di scarpe non cinesi in aternativa alle mie.

Non trovato il numero di scarpa che mi sarebbe andato bene, rilascia un buono, spendibile senza limite di tempo negli Usa in Macy’s, per futuri acquisti.

Grazie Macy’s, d’ora in poi concentrerò i miei acquisti su questo marchio. Il prodotto, le “mie” scarpe made in China torneranno dal produttore cinese affinchè mediti su come migliorare una schifezza.

Il manifesto è vecchio, ma il concetto resta attuale. Ci sono dei barbari nel mondo (li abbiamo sempre avuti) Oggi i barbari sono i cinesi.

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