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L’organizzazione economica di una società per evolvere – Zamagni

by Giovanni Carlini
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L’organizzazione economica di una società per evolvere – Stefano Zamagni. Commento al testo “Economia politica” paragrafo 2, La società feudale e i primi Mercantilisti.

L’organizzazione economica di una società è un fattore importante del suo successo o declino. Questa frase è una citazione dal prof. Stefano Zamagni tratta da pagina 24 del testo “Economia politica” pubblicato in prima edizione nel 1985.

L’economia feudale nasce dalla trasformazione della relazione padrone.schiavo in uso nell’impero romano in singore-servo. La sostanza è assicurata: un servo non è uno schiavo!

Un altro aspetto da considerare nell’economia feudale è la relazione che lega la terra al signore e al servo. Il Re dispone di sua autorità e sfizio a chi assegnare la gestione della terra da cui deriva il ruolo di signore. Di conseguenza la disponibilità dei servi. Dal trio Re-terra-relazione sociale, emerge che terra e lavoro non sono oggetto di compravendita, ma solo di TRASFERIMENTO O ASSEGNAZIONE.

In un contesto dove terra e lavoro si trasferiscono anzichè comprarle, emerge l’assenza di un mercato. AUTORITA’ E TRADIZIONE BASTANO A GARANTIRE IL BUON FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA.

Il meccanismo funziona! L’attività economica viene organizzata intorno alla vita del feudo che utilizza un’unità agricola autosufficiente, In questo meccanismo nascono le città dove si forma la figura nuova dell’artigiano. Saranno le botteghe artigiane a trasformare l’economia del baratto in un proprio mercato. Grazie agli artigiani si transitò dal feudalesimo all’era mercantile.

QUI AVVIENE UNA RIVOLUZIONE.

Con le grandi scoperte geografiche del XVI° secolo la figura del mercate diventa ovviamente preminente rispetto al contadino (l’eroe dell’epoca romana e feudale). Il mercante, evolvendo in commerciante, inzialmente s’affida a piccole e minori botteghe artigianali per la raffinazione del prodotto, ma successvimante cambia strategia. Per abbattere i costi, il nuovo commerciante, acquista gli strumenti di produzione e la proprietà stessa delle piccole botteghe artigianale utilizzate in sub lavorazione. A colui che era schivo, poi divenuto servo e ora piccolo artigiano, non resta che vendere mano d’opera. Nasce il concetto stesso di proletario.

Il secolo XVI° (1500) diventa così lo spartiacque nella storia per l’organizzazione economia e sociale europea.

Articolo numero 2 della serie

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