Home INDUSTRIA E AZIENDALEStampaDESIGN Lo Showroom Mall of America. Prof Carlini corrispondente

Lo Showroom Mall of America. Prof Carlini corrispondente

by Giovanni Carlini
0 comments

Lo Showroom Mall of America. Dal nostro corrispondente all’estero, Giovanni Carlini

Lo showroom statunitense è un modello di negozio ben preciso sul quale meditare. Esiste la scuola italiana che punta allo stile e immagine. C’è la scuola canadese per una showroom sociale e punto d’aggregazione per la comunità. Infine la scuola americana. In questo caso lo showroom statunitense assume la funzione sia canadese (il ritrovo) che d’innovazione. Innovazione usando le pratiche di commercio elettronico (il sito web). Novità anche nella gestione del rapporto con il cliente attraverso la consulenza. Quindi un allargamento merceologico orizzontale. Significa cogliere l’idrotermosanitario con il parquet e la pulizia. Lo showroom statunitense diventa un punto di risoluzione dei bisogni dell’utenza.

Certamente ci sono diversi showroom che non sono stati capaci di concedere un’intervista! Si tratta di negozi gestiti all’europea maniera. Infatti negozio e non showroom. Nonostante ci sia questa zavorra, il settore resta vivo e pieno d’idee nuove. Il pensiero corre allo showroom che non vende di San Francisco. Un esempio di museo privato a favore dei clienti da ingolosire.

Lowe's consulenza2

Quindi allo showroom di Kansas City che punta al patriottismo. Ogni passaggio conferma come lo showroom non sia un negozio, ma una formula di vendita. In questa dimensione gli ITINERARI DI CAMMINO INTERNI sono fondamentali. Si può dire che lo showroom ruoti intorno alla progettazione degli ITINERARI. Si tratta di percorsi di visita diversi nello stesso negozio. Su questa strada c’è ancora molto da fare. Lo showroom Mall of America riesce a darci altri motivi di studio. Si parla di una scuola dello showroom a Chicago. Un’altra corrente di pensiero è a Dallas. Infine Los Angeles. Lo showroom Mall of America cerca la sintesi.

Concettualmente:

SCUOLA DI CHIAGO. Organizzato mediamente su 400 metri assicura un ritorno variabile. Significa un +25% nel primo anno e al +37% nei 4 successivi. Dopodiché necessita una revisione.

SCUOLA DI DALLAS. Organizzato su 700 metri indica un ritorno al +54% nei 3 anni successivi al primo. Dopodiché necessita una revisione.

SCUOLA DI LOS ANGELES.  Revisione continua con un ritorno del +61%

SCUOLE EUROPEE. Design scollegato al ritorno.

E’ dagli itinerari di snodo interni allo showroom che deriva il piano di marketing. Nel caso non fossero progettati e pensati quindi attuati GLI ITINERARI DI PERCORSO come quantificare il costo di lancio? Non solo, na le spese di gestione! Senza un piano di marketing lo showroom torna ad essere un negozio dal futuro incerto. E il piano di marketing richiede la progettazione degli ITINERARI. Da qui la quadratura del cerchio. Buon lavoro.

[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”]

il bimbo nella foto è necessario per evitare di farsi cacciare fuori scattando immagini all'interno di questa realtà espositiva.

il bimbo nella foto è necessario per evitare di farsi cacciare fuori scattando immagini all’interno di questa realtà espositiva.

[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

You may also like