L’Italia va male ma non si può dire quindi che si fa?
L’Italia va male, ma per carità che nessuno lo dica. In effetti è dall’estero che lo scrivo in chiaro. Da noi, nel Paese, un concetto così complesso non si può dire o non viene recepito. Un elettorato sfiduciato scrolla le spalle e si rassegna. Ecco perché il paese va male! Abbiamo un esercito di persone che non hanno più voglia di reagire.
Grazie Matteo Renzi e grazie al Pd che il paese è ridotto in queste condizioni. Questa però è la responsabilità politica. Seguono altre responsabilità ancora non chiamate a rispondere. Il riferimento è a Equitalia o come si chiamerà in futuro. Il fisco selvaggio e l’aggressione della Pubblica amministrazione al cittadino. L’eccesso di potere della magistratura. La lista è così lunga che è noioso ripeterla.
La foto di copertina è per una bistecca sulla brace. Questo è il nostro paese. Come se ne esce fuori? Sulla critica tutti sono maestri, è sulle soluzione che si casca!
Esaminiamo ad esempio l’età media nella selezione dei manager d’impresa. In questo la società Michael Page di Milano è un vero punto di riferimento. La Michael Page, come noto, non esamina neppure manager over 35 anni. L’aver spacciato nelle imprese italiane, ragazzini al posto di dirigenti, è una responsabilità della Michael Page. Ingenue le aziende che ci sono cascate. L’Italia va male, certo! Avendo personale inadeguato in posizione di vertice come fa ad andar bene?
A Milano c’è un corso che si chiama XXII marzo. Mi si racconta che per 3 volte è fallita l’idea di un negozio di gelateria. Si tratta ovviamente di 3 aziende diverse che si sono succedute negli stessi locali. In realtà nella stessa via ci sono già altre 2 gelateria. In questi giorni sta aprendo un nuovo negozio al posto delle 3 attività che sono fallite. Cosa apre? una gelateria! Perchè accadono così stupide? E’ possibile che nel piano di marketing della società di consulenza immobiliare della zona, ci sia un ragazzino. Il giovane non è capace d’esaminare in tutta la sua complessità la vicenda. Ne consegue che consiglia quello che è già stato nel passato. Lo fanno tutti i ragazzi. Il risultato pratico è un quarto fallimento annunciato prima che ancora si apra l’attività.
L’Italia va male? ci credo. Grazie Signor Matteo Renzi. Altro ragazzino, reduce da un colpo di stato, impegnato in politica. Può la Nazione dipendere da ragazzi?
Con queste prospettive si guarda alla Francia e alla Signora Le Pen. Si spera in Brexit e Trump per demolire una globalizzazione che ha sbagliato. Gli errori si chiamano Ue, società aperta, euro, immigrazione. Segue, magistratura, fisco, equitalia etc.. Insomma un tipo di mondo che non funziona! Ecco perché “ci serve” un personaggio come la Signora Le Pen.
In conclusione si spera di votare apprezzando che le Nazioni a noi vicine lo facciamo. Non basta. Dobbiamo cercare d’essere NOI stessi, a livello individuale migliori per noi. Smettere d’essere rassegnati. Non consentire a gente come il Renzi o il Capo dello Stato, di stringere le mani quando non si meritano questo. Rischiamo di dare un’impressione che tutto vada bene, quando non è vero. Serve una reazione sociale, non violenta ma attiva. Serve dire NO. Non basta più il non voto, perché questa gente ci sguazza. Il Renzi/Pd è riuscito a vivere nel non-voto. Non hanno saputo capire il messaggio. La reazione è anche smettere d’assumere ragazzini considerandoli manager. Oppure addebitare al Montezemolo le sue responsabilità di cattiva gestione. Serve iniziare a dire NO. Si chiama disobbedienza civile non violenta. Qualcuno se lo ricorda Gandhi? Mohandas Karamchand Gandhi, detto Mahatma.