Linkedin rappresenta uno dei tanti luoghi smaterializzati dov’essere presenti. Solitamente si colloca il curriculum e risponde alle offerte di lavoro godendo di una certa visibilità.
Tutto sommato come ambiente, quello di Linkedin è veramente “sonnecchiante”.
Non ci sono dubbi che la pubblicità è prevalente nel senso che gli annunci sono limitati a quelli aziendali come piccoli redazionali (notizie veloci) e smarcata pubblicità di prodotto.
Il massimo che si possa immaginare, nei diversi interventi di Linkedin, sono le foto di un convegno aziendale (neppure gli atti discussi).
Una posizione di questo tipo appiattisce notevolmente l’intero ambiente il che è un peccato, perchè sposta altrove il confronto concettuale e le idee.
Il piattume di Linkedin indica però un altro aspetto poco esplorato.
Quanto sono ignoranti le imprese!
Che bassi livelli e di profilo concettuale ci sono oggi, in era globalizzata (che volge al termine) nel circuito d’impresa.
Del resto come più volte scritto in questo libro, finché non verrà istituita una laurea inferfacoltà che diplomi in “imprenditoria”, i nostri capi d’impresa (quando va bene) sono ingegneri, avvocati, agronomi economisti.
I nostri imprenditori sono veramente tutto, tranne che imprenditori formati e “costruiti” con un approccio generalista alla gestione d’impresa.
Qui il libro dove si discute dell’assenza di un piano formativo per il ruolo professionale d’imprenditore a cui la Confindustria è completamente disinteressata.
Chiarito il basso livello culturale e concettuale delle nostre imprese, veniamo alla vicenda che colpisce Linkedin.
Un’impresa cinese di cellulari, la HUAWEI, in piena pandemia da polmonite cinese, se ne esce anche su Linkedin con un’imponente campagna pubblicitaria.
Sostanzialmente oltre 10 volte al giorno compare un annuncio della compagnia cinese.
Quest’attacco “a testa bassa” della HUAWEI rappresenta una manna per la società Linkedin che vende ampi spazi pubblicitari, ma anche un notevole fastidio per i normali utenti del sito.
HUAWEI è il nome di una ditta cinese. La Cina, oltre ad essere una dittatura comunista e non se ne conosce il senso in un mondo capitalistico e integrato tra democrazie, ha anche una gravissima responsabilità verso il virus.
Un virus chiamato “covid 19” oppure “corona virus” ma anche POLMONITE CINESE, un qualcosa che ad oggi conta 20.050 morti solo in Italia.
L’attacco portato alla ditta cinese, per altro molto cortese, con concetti e opinioni culturalmente motivati su ogni passaggio pubblicitario è d’obbligo!
Senza MAI scadere sul piano della cortesia e dell’educazione verso la HUAWEI, di cui si chiede l’embargo al suo prodotto perchè proveniente da una dittatura comunista e responsabile della diffusione del virus procura….
ebbene si, procura la sospensione del servizio di Linked non alla ditta cinese che paga lo spazio pubblicitario, ma a chi formula la critica!
Credo che il comportamento della Linkedin si chiami censura. Ora cosa ce ne facciamo di Linkedin, la trasferiamo dove la censura è di casa?