L’infezione da polmonite cinese (datta “covid 19”), quadruplica gli infetti, grazie alla scuola, e il Governo cedente toglie l’obbligo della maschera di protezione? Meno male che l’Esecutivo diretto dal non eletto da nessuno Draghi se ne va! Questa è gente pericolosa.
L’infezione polmonare da virus cinese è balzata da 10mila infetti a 40mila negli ultimi giorni di settembre, ora ai primi d’ottobre staziona intorno ai 34mila infetti al giorno. Ovviamente c’è la tendenza alla crescita dei decessi che effettivamente restano sotto le 100 unità al giorno, questo è vero. Si muore di polmonite cinese tra le 40-60 persone al giorno.
Numeri di questo tipo, secondo me, impongono non solo d’insistere sulla vaccinazione e l’addebito delle spese mediche a chi non vaccinato, ma anche il mantenimento della protezione (mascherina sul volto con il naso coperto).
Una settimana fa ho ricevuto la quarta vaccinazione in farmacia.
Di fronte a me una Signora con mascherina non correttamente portata, perchè lasciava fuori il naso. Fatto il test è risultata “gravemente infetta”. Quando l’ho saputo perchè detto ad alta voce dall’operatore che ha iniziato subito a spruzzare disinfettante a destra e manca, mi è venuto (ma credo anche agli altri) un brivido nella schiena. Ad oggi sono passati 7 giorni quindi la tipa non mi ha infettato: e meno male!
La situazione è questa, ma a nessuno importa. Sorge la domanda: perchè? Possibile che siano tutti immaturi e incoscienti?
La risposta è SI.
Più volte, negli ultimi giorni, in questo sito Web, si stanno toccando dei temi che manifestano la povertà e limitatezza del pensiero sociale.
L’infezione da polmonite cinese è solo un passaggio che segnala questa diffusa immaturità. La colpa è della Scuola pubblica che non insegna, ma anche dello Stato e delle Istituzioni che non hanno educato nessuno.
Sere fa alla RAI in un filmetto televisivo spunta fuori il magistrato donna che incentra tutta la sua indagine su degli omosessuali maschi: che schifo! Si conferma che chi vuole vedersi la RAI se la paghi perchè d’educativo non c’è più nulla nell’ente televisivo di stato. L’infezione morale, ha colpito la RAI.