Licenziamento del magistrato dall’incarico e condanna al pagamento dei danni causati da “una presa di posizione” che è risultata poi un’azzardo. Lo spunto proviene dai “fatti di corruzione e malgoverno di Roma” di qualche anno fa.
Dei ladri e approfittatori a Roma hanno rubato e corrotto. Non solo ma hanno anche approfittato di quella grande manna dal cielo che rappresenta l’immigrazione grazie ai 35 euro/giorno su migrante.
Colpendo tutto quanto sia stato possibile questa banda di ladri ha saputo accaparrarsi grandi cifre dallo stesso Comune di Roma.
Il profilo morale dei criminali è indiscutibile tanto che sono stati condannati a pene severe. Fin qui nulla di particolare, di ladri ce ne sono stati, ci sono e ce ne saranno sempre troppi. Si tratta di una patologia comportamentale endemica in ogni comunità.
Il magistrato per aggravare il quadro accusatorio contro questi ladri ha voluto accusarli ANCHE di mafia oltre ai reati che gli spettano.
Si tratta di una scelta attuata dal magistrato forse per far pesare la situazione all’imputato costringendolo alla “collaborazione”.
Un comportamento di questo tipo (illegale) è noto dalle cronache sin dai tempi del Di Pietro che agì in tal senso.
Ne consegue che il tutore della legge non opera secondo legge ma per come lui stesso la interpreta e adatta. Forse in ogni ambiente si fa così ma nel campo della “giustizia” una tale libertà diventa reato e pericolo alla democrazia.
E’ quanto accaduto a Roma aggravando appositamente il quadro accusatorio contro dei ladri aggiungendo anche l’associazione mafiosa.
Con la sentenza di Cassazione che annulla il reato di mafia ai condannati di Roma per ruberia nasce un problema: e il magistrato che ha agito in spregio della legge inventandosi l’aggravamento del quadro accusatorio?
Il licenziamento dalla magistratura di quel magistrato o di quell’ufficio di magistrati che appositamente hanno caricato il quadro accusatorio sull’imputato è un atto di civiltà giuridica, oltre al pagamento dei danni morali e umani inflitti ai colpevoli.
Si resta in attesa che giustizia sia fatta alla luce di un impiegato dello Stato (il magistrato) che inizia la carriera dai 7mila euro al mese!