LIBRACCIO un’impresa libraia di Milano che vende libri sia usati sia nuovi. In se per se l’idea è buona, peccato che ci siano dei problemi di fondo molto importanti che sono:
- il personale si permette di dare dei punti di vista agli studenti non richiesti e neppure pertinenti. E’ accaduto che un mio studente avrebbe voluto acquistare il libro di testo cartaceo, ma la commessa risponde: ….che sei matto? non si comprano più i libri cartacei solo virtuali! Lo studente purtroppo ha seguito il “consiglio” della commessa, ma alla prova dei fatti non riusciva a comprendere gli argomenti. Ho dovuto quindi invitare l’allievo ad evitare il LIBRACCIO ed acquistare direttamente dalla casa editrice il testo. Si tratta del MASTER 4 in Economia aziendale edito da Mondadori. Ora con il libro cartaceo in mano lo studente capisce, legge, sottolinea, risponde. Perchè l’operatore del LIBRACCIO s’è permesso d’esprimere un suo punto di vista non richiesto?
- Sullo stesso versante del tema mi reco presso un punto vendita del LIBRACCIO cercando i diversi volumi scritti da Renzo De Felice sul Fascismo (in tutto 8 dell’Einaudi tascabili; ne ho in casa solo 2 quindi desidero sia completare la serie sia studiarli uno per uno). I commessi che mi hanno fatto la prenotazione non avendo i testi in casa, probabilmente essendo di un punto di vista politico ben preciso, hanno ritenuto di discriminare la mia attenzione culturale considerandomi automaticamente fascista per il solo desiderio di studio. Non è finita. All’atto del ritiro, nello stesso negozio, trovo probabilmente il titolare a cui espongo la mia lamentela. Ricordo al Signore che il LIBRACCIO vende cultura e non politica quindi di non confondere i 2 aspetti. Il personaggio si preoccupa di chiedermi se mi fossi sentito discriminato anche da lui, ma lo chiede con un tono decisamente astioso e ostile.
- Ho cercato un contatto con l’azienda, ma noto che quest’impresa non è organizzata per comunicare con la clientela, si limita solo a vendere.