Le premesse al trattato di Vestaflia sono altrettanto importanti rispetto al trattato stesso. Come noto, in questo sito la motivazione alle paci di Vestfalia è profondamente sviscerata e il motivo è semplice.
Il concetto d’Occidente (l’Occidentalità) nasce e si plasma intorno al trattato di Vestfalia del 1648.
In un mondo globale, quello attuale, dove tutti sono considerati uguali, qui spunta una riflessione perfettamente opposta. Non è vero che il pianeta ospita culture equivalenti. Ogni assetto culturale (ce ne sono 9 tra principali) è diverso dagli altre e tale vuole rimanere. Ecco cosa la globalizzazione non ha capito. L’illusione è stata di dare al mondo internet, un cellulare e computer pensando che tutti s’allineassero sullo stesso profilo di consumo diventando “uguali”. Non è così e non lo è da 50mila anni.
In Occidente continuiamo a spendere 6.900 euro all’anno su ogni studente quando l’Africa spende 20 (in dollari) e l’Asia 50 (tranne il Giappone). Un nostro diplomato vale, come investimento eseguito dallo Stato (tutti noi) 13 anni x 6.900 euro = 89.700 euro. Un pari diplomato da qualsiasi dei 56 stati africani è pari a 20 per 13 = 260 euro.
Cosa accade quando un 89.700 si sposa e fa figli con un 260 dollari?
Sono riflessioni che nessuno vuole fare, ma solo perchè vuole mettere la testa nella sabbia come gli struzzi.
Qui c’è un pensiero innovativo e pulito che ovviamente è contrario all’integrazione tra culture che vogliono restare divise per vivere.
Il fatto d’essere diversi non vuol dire che non si possa collaborare! ecco il punto di distacco da un pensiero razzista.
Qui si auspica alla collaborazione, non alla confusione conflittuale tra culture. Il mondo collabori, restando ognuno a casa propria con le sue leggi e comportamenti.
Chiarito il concetto di fondo ora si passi alle Paci di Vestfalia.
Come già evidenziato nel precedente studio pubblicato sull’argomento, il Medio Evo è caratterizzato da 2 entità politiche in lotta tra loro: il Papato e l’Impero.
Lutero promette una religione che sia asservita allo Stato e alla classe borghese, da qui il suo successo.
La Controriforma cattolica apre a quanto visibile nella grafica qui allegata.
Le premesse al trattato di Vestfalia passano attraverso diversi personaggi e pensatori:
- il gesuita Juan de Mariana;
- altri gesuiti come Suarez e Molina;
- Giovanni Bodin, francese con il libro Della Repubblica;
- Ugo Grozio, olandese con il libro Trattato sulla guerra e sulla pace.
Grozio si pose il problema se le guerre fossero tutte uguali. Ovviamente si rese conto che ci sono conflitti nobili e altri meno importanti.
Con queste differenza sul valore della guerra, Grozio portò gli Stati (la nuova formazione politica nella storia) a giustificarsi verso il popolo per le cause a motivazione della guerra.