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Le Pen e il ragazzino Macron. Ma chi lo vota questo Macron?

by Giovanni Carlini
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Le Pen e il ragazzino Macron. Peggio di così non si poteva andare a finire per l’estrema povertà concettuale del Macron.

Le Pen e il ragazzino Macron, che spasso! La Signora Le Pen merita la Presidenza. Forse l’ha già ottenuta in pectore mettendo in crisi l’intera Unione Europea. Potremmo anche NON concordare con alcune idee della Le Pen, ma il suo spessore politico è notevole. Lo è in particolare se lo sfidante è un ragazzino dell’alta società. Poveretto questo Macron, ma chi lo vota? Affidare la Repubblica di Francia a un Macron è veramente uno spreco. Povera Francia (e povera Europa) con un Macron. I termini del problema non si spostano con un renzi in Italia. Quello votato dagli immigrati clandestini di cui non si sa chi ci ha messo di 2 euro per voto al seggio del partito.

Votare Le Pen significa aderire a un’idea contraria alla globalizzazione. In effetti la globalizzazione ha fallito su tutta la linea. Perchè la globalizzazione ha fallito? semplice. Non ha saputo dare una risposta a quanti disoccupati e immigrati tollera la democrazia. 

E’ semplice “liquidare” l’esperienza della globalizzazione a causa della sua estrema fragilità. Su questo piano arriva il “carico da 90”. Si imputa alla globalizzazione l’interiorizzazione della precarietà lavorativa in quella privata e sentimentale. Da questo effetto di sostituzione-trasferimento deriva quel 42% di divorzi e separazioni in atto in Occidente (dato Istat). A cui segue il 60% di abbandoni nelle coppie non coniugate (dato stimato). Con questi dati, il fallimento della globalizzazione è totale. Considerando i temi, il confronto tra la Signora Le Pen e il ragazzino Macron non ha storia. Riuscirà la Le Pen a vincere? Credo che comunque abbia già vinto raddoppiando i voti del padre. Dal 17% delle precedenti presidenziali è possibile che Marine Le Pen porti il suo partito oltre la soglia del 45%. In queste condizioni, più che realistiche, ha vinto.

Che tristezza pensare alla Francia nelle mani di un Macron/renzi. Forse è necessario questo triste passaggio per spianare definitivamente la strada alla presidenza alla destra francese. 

Ormai la Signora Marine Le Pen non è l’estrema destra, ma la destra di Francia.

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