Le fonti e gli impieghi del capitale per la comprensione dello STATO PATRIMONIALE. Articolo 2 di una serie di 3 studi pubblicati.
Le fonti e gli impieghi del capitale rappresenta un modello e un ragionamento. Si tratta della fase propedeutica per capire e successivamente applicare lo Stato Patrimoniale. La materia è Ragioneria. Come già descritto precedentemente, gli studenti approdano allo SP senza una preventiva preparazione concettuale motivo per cui non capiscono il senso di quanto stanno facendo. Ecco perchè pochi (nessuno) ha le idee chiare sullo Stato Patrimoniale e il Conto Economico.
Il prospetto le fonti e gli impieghi del capitale è un normale modello qui riprodotto. Il nome completo è PROSPETTO DEGLI IMPIEGHI E DELLE FONTI. A destra c’è scritto FONTI a sinistra IMPIEGHI. Nel futuro si troverà nello SP “passività” al posto delle fonti e “attività” per gli impieghi. Questo dettaglio spiega già una delle domande più diffuse da parte degli studenti. Perchè l’attivo lo chiamiamo passivo nello SP? Per attivo s’intende il capitale proprio e quello di terzi. In realtà più che “passività” andrebbe letto per FONTI ed ecco dov’è necessario studiare questo modello prima di pervenire allo SP!
Ci troviamo quindi con:
PROSPETTO DEGLI IMPIEGHI E DELLE FONTI
Impieghi Fonti
Fattori a lungo ciclo di utilizzo Capitale proprio
- fabbricati – Conferimenti del titolare
- attrezzature
- spese di costituzione
Fattori a breve ciclo di utilizzo Capitale di terzi
Merci e imballaggi – prestiti bancari
– debiti verso fornitori
Disponibilità liquide
Banca
TOTALE DEGLI IMPIEGHI (uguale al totale fonti) TOTALE DELLE FONTI (uguale agli impieghi)
Quanto sopra rappresentato è la versione base del prospetto. Ovviamente lo possiamo/dobbiamo arricchire con altri dati elevandone la complessità. Il modello più complesso lo si presenta nell’articolo 3 di questa serie di studi a beneficio degli studiosi di ragioneria. Nel prospetto “complicato” introduciamo negli impieghi i fattori produttivi e le liquidità con crediti.