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Lavoro agile1 anzichè smart working. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Lavoro agile1 rappresenta lo studio successivo a quanto già pubblicato al titolo: Lavoro agile anzichè smart working. Prof Carlini

Il tema è di grande attualità motivo per cui nasce questa serie d’analisi.

E’ stato già chiarito che c’è un lavoro agile nella PA (pienamente normato e con aggiornamenti continui) e un’applicazione nelle aziende private in richiamo al CCNL. 

Inoltre è altrettanto chiaro che per passare dal lavoro in presenza a quello distaccato, serve UN PATTO integrativo al contratto di lavoro che specifichi le nuove condizioni.

Questo PATTO è necessario sia nella PA sia nel mondo privato. 

Sulla distinzione tra telelavoro e lavoro agile serve questa precisazione.

E’ telelavoro quello condotto da casa (comunque esterno all’impresa-ufficio) NELLO STESSO ORARIO DEI COLLEGHI. Non solo, il dipendente utilizza sistemi informatici dell’azienda che interagiscono direttamente con il sistema informatico dell’ufficio. Potrebbe anche essere che l’operatore (il dipendente) usi un suo computer ma è raro. Nel telelavoro la persona lavora con mezzi dell’azienda collocati e connessi in casa, collegati all’ufficio in quegli orari specifici d’attività.

Con il lavoro agile è tutto diverso! Il dipendente usa suo materiale informatico e si connette con il sistema virtuale d’impresa negli orari che ritiene opportuno. Orari che possono anche divergere completamente dai colleghi.

Ne deriva che il sistema di monitoraggio e controllo della prestazione lavorativa è altrettanto diverso. Il Capo ufficio interagisce nell’orario di lavoro con il telelavoro, mentre in una fase successiva con il lavoro agile.

In linea di massima, ma questa è una teoria sbagliata, il lavoratore più maturo ed esperto è in lavoro agile, mentre il più giovane in telelavoro. Non è vero, perchè chi ha fasce di lavoro da rispettare non può che essere in telelavoro. Al contrario il non avere fasce orarie obbligate consente il lavoro agile.

E’ di rilevanza rammentare il messaggio INPS 3653/2020 del 9 ottobre 2020 per cui il lavoro agile non prevede quarantena a meno che non ci sia in malattia conclamata. La quarantena non è malattia per chi è già in casa. Concetto logico, condivisibile e ora anche statuito.

Lavoro agile1 prosegue nel due.

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