La scelta per l’inflazione dell’attuale governo non votato da nessuno
La scelta per l’inflazione è una volontà del governo e della Bce. Si cerca e vuole inflazione per ridurre il debito pubblico. Infatti per questo motivo la Bce stampa grandi quantità di moneta da introdurre nel circuito bancario. Le banche a loro volta comprano i titoli del debito pubblico creando così un circuito a parte. Non ci sono dubbi che il tasso d’interesse riconosciuto su BOT e CCT non rispecchia il rischio paese.
Forse qualcuno ha dimenticato che in Italia esiste un rischio paese?
La scelta per l’inflazione risponde a questa necessità. Ridurre il valore del debito pubblico abbassando il rischio nazionale. Un rischio che si chiama insolvenza. Fin qui tutto sommato, nulla di particolare, sono concetti noti. Quanto lascia molto perplessi invece è per come è stata “girata” l’inflazione. Il Sole 24 ore del 29 aprile 2017 riporta notizie volutamente modificate ad arte. Tutti i quotidiani fanno così?
Il punto non è che aumenta l’inflazione perché ci sono maggiori acquisti da parte dei consumatori! Si vuole attestate l’inflazione come un effetto positivo derivante dal buon umore nazionale. Il buon umore degli italiani? Ecco dov’è la balla di Stato.
Non riesco a percepire l’ottimismo nazionale. Si dice che le cose vadano bene. Francamente a me non pare, senza con questo essere accusato di pessimismo! Si assumono ancora ragazzini al posto dei manager. Le imprese sono impreparate. L’ignoranza degli imprenditori aumenta nel disinteresse della Confindustria. L’immigrazione senza controllo pone a rischio la stessa scelta democratica del Paese. La disoccupazione è eccessiva. Il rapporto stato-cittadino è pessimo. Il fisco come equitalia sono impazziti. Un fisco che ti viene a chiedere perché hai prelevato i tuoi soldi da tuo conto corrente bancario, ha perso la bussola. La giustizia non produce sicurezza sociale. Basta osservare le troppe sentenze discutibili. Non solo, il giudice non è criticabile solo appellabile. Questa è una sorta d’impunità! Il governo è frutto di un colpo di stato istituzionalmente voluto. Le votazioni democratiche nazionali si riducono alle primarie di partito. In pratica si sta cercando di sostituire la democrazia con i fatti privati di partiti.
In tutto questo dovremmo essere ottimisti e spendere di più? Mancano le premesse politiche per una serenità nazionale. Invece che discutere di quantità di posti di lavoro perdiamo tempo con l’immigrazione! Invece di piano per l’industria si discute di omosessualità e di suicidio assistito. Qui manca un ordine di priorità. Ecco a cosa serve la scelta per l’inflazione voluta dal governo e spacciata per benessere. Uno specchietto per le allodole finalizzato a distrarre la Nazione.