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La rielezione del Presidente Trump. Taccuino americano

by Giovanni Carlini
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La rielezione del Presidente Donald Trump è un atto che appassiona l’America e il mondo, ma pochi osano essere diretti e schietti.

Anzi molti sono decisi nel prevedere la sconfitta del Presidente. Al contrario, in questo studio si desidera ragionare senza pregiudizi.

La sconfitta o rielezione dipende dal punto di vista che si adotta nella ricerca socio-politica applicata.

Nel caso chi studia la dinamica sociale sia a favore di una Nazione compatta in un credo e valori centrali, non può che riconoscersi in Trump.

Chi considera l’America come un porto di sbarco per immigrati dove c’è posto per tutti indipendentemente dall’evoluzione nel sentirsi americano, pensa alla sconfitta di Trump. Vediamo nel dettaglio questa seconda specie di soggetto.

L’immigrato di alcuni anni fa emigrava per integrarsi, imparare una lingua nuova e partecipare allo sviluppo della Nazione. Chi oggi emigra, spesso, ha l’arroganza di restare ispanico o islamico con sua lingua, usi e costume come pretese sociali.

Si tratta di una dinamica comportamentale nota in Italia dove il tessuto sociale è in frantumazione con 10 milioni d’immigrati privi di una politica d’integrazione e a piede libero.

Considerare la Nazione come un gruppo familiare, pur composto da gruppi razziali diversi ma integrati, rappresenta il valore americano noto come melting pot.

L’ingresso indiscriminato e acritico di troppi immigrati, che non vogliono essere integrati, ha scardinato il mito americano d’integrazione tra razze diverse.

Le colpe tra amministrazioni democratiche (in primis) e anche repubblicane sono diverse. Certamente Donald Trump rappresenta l’unica risorsa e risposta che l’America possiede, al momento, sul problema della confusione tra razze non integrate.

Sono integrabili le razze?

Gli americani sull’integrazione sono favorevoli a patto che ci siano delle regole. I democratici hanno mancato sulla definizione e applicazione delle regole. Tutto ciò rappresenta carburante puro per la rielezione di Donald Trump.

Sulla base di queste riflessioni, che i democratici sono incapaci d’affrontare, la rielezione dell’attuale Presidente è scontata.

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2 comments

Armando Ciarlanti 25 Agosto 2019 - 11:24

Sono pienamente d’accordo con ia sua tesi. Trump ha semplicemente messo in discussione il postulato immigrazionista così come inteso dalleuropa globalista e scardinatrice di civiltà. Il sogno americano era diventare americani. Non andare in America. Purtroppo Trump è il primo nemico delle élite globaliste. Speriamo che sulla silicon valley e su Wall Street prevalgano gli allevatori del Wisconsin e gli operai della Rust Belt. …..

Giovanni Carlini 25 Agosto 2019 - 15:54

è un piacere condividere i nostri punti di vista, grazie per essere qui.

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