La quarantena corrisponde a un periodo di tempo pari a 40 giorni. Ultimamente è stata invece inventata una quarantena di 14 giorni: è forse frutto d’immaturità?
La Cina sta effettivamente (e purtroppo) uscendo dall’epidemia da corona virus dopo aver fermato l’intera Nazione per 2 mesi: da gennaio a febbraio. L’Italia non è stata capace di fare altrettanto se non per 2 giorni.
Peccato che la Cina esca dalla sua crisi sanitaria, perché quello che non produce la dittatura cinese lo realizziamo noi assorbendo nostri disoccupati.
Non è finita, c’è anche un altro problema sulla Cina: è una dittatura comunista incompatibile con il mondo democratico e capitalista.
In Italia, ribadendo il concetto già espresso e qui sottolineato, la stessa epidemia importata dalla Cina ha provocato 2 giorni di “stop”; sono sufficienti? Alla faccia della quarantena di 14 gg!
In Europa c’è la fretta di mantenere attivo il ciclo dell’accumulazione della ricchezza.
Bello, bellissimo come concetto, tranne che quando ci si ammala si resta a letto.
I costi sociali da un’epidemia sono molto, ma molto più alti rispetto alla perdita di fatturato derivante da 1 o 2 mesi di contrazione delle attività produttive.
Questo concetto non è stato compreso da nessuno in Italia.
Appaiono ridicole le lamentele di quelle attività che dopo 2 giorni di fermo attività hanno strillato a desta e manca esortando, chi gli ha dato retta, a revocare le procedure, già ridotte, di quarantena.
Se un’attività chiude dopo 2 giorni di mancato fatturato, vuol dire che era già fallita e tanto vale è bene che chiuda togliendosi dal mercato.
La vita non può e deve ridursi al PIL o al mero aspetto economico, ma questo non è un concetto umanistico o filosofico, bensì terribilmente pratico!
La quarantena è antica quanto lo è l’umanità e serve a garantire la continuità della società.
Aver ridotto a 2 gg la quarantena, come a Milano, corrisponde a un attentato alla collettività.
Ridurre la frequenza scolastica di solo 1 settimana è incosciente.
Nel caso ci dovesse essere un’impennata dei casi di contagio per il mancato rispetto delle norme di quarantena vuol dire perdere la poltrona.
Ad oggi i contagiati sono solo 655 (mattina del 28 febbraio 2020), sfondare quota 2000 entro venerdì 6 febbraio, vuol dire che qualcuno si deve dimettere tra Governo locale e centrale per incapacità.
Il riferimento è all’avvocato Conte, facente funzioni di Presidente del Consiglio dei Ministri pur non essendo stato votato da nessuno e ai Presidenti di Regione (votati) che non hanno applicato la quarantena.
La quarantena è un concetto che garantisce la continuità della specie.