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La nuclearizzazione e il mondo virtuale. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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La nuclearizzazione e le ricedute sul Web, quel mondo virtuale che fu studiato appositamente per proseguire a funzionare in ambiente contaminato. Internet è stata studiata dai militari al fine di garantirsi un sistema di comunicazione funzionante pur in un ambiente contaminato dalle radioattività derivanti dall’esplosione d’ordigni nucleari. Basterebbe quest’affermazione per dichiarare al sicuro il web e annessi usi/abusi dalle prossime azioni nucleari russe sul fonte con l’Ucraina; in realtà, come sempre, la concretezza è più complessa.

Oggettivamente internet è in grado di funzionare in ambiente radioattivo, ma non il salvataggio dati.

Mi spiego. Pensiamo ad una banca. L’operatività bancaria, in termini d’operazioni eseguite, pur in un contesto contaminato da radiazioni, prosegue sicuramente nello scambiare informazioni. Però la banca non è solo il quotidiano operativo, ci sono le memorie che conservano la giacenza fondi dei clienti. Ecco perchè è saggio tenersi in tasca contanti per i prossimi 40 giorni di necessità vitali.

Nel momento quei dati in memoria (quanti soldi abbiamo sul conto bancario) dovessero sparire all’istante che accade?

L’azione militare non ha bisogno di memoria quanto d’azione. Inoltre sono pensati dei sistemi di protezione, ad alta schermatura, dove custodire i dati sensibili in ambiente nuclearizzato attivo con radiazioni. Tali sistemi di protezione però (bunker) pensati per la difesa non sono quelli in atto dal sistema aziendale e bancario come personale. Ecco che la scomparsa delle memorie è in grado di danneggiare pesantemente il sistema di iper utilizzo del virtuale in atto. Scuole, aziende, banche e tutti quegli operatori che hanno fatto del virtuale un motivo di contrazione delle spese di funzionamento, possono trovarsi, senza preavviso, ad aver perso le memorie per lavorare.

Il paragone è con quelle imprese che oggi sono sotto schiaffo dalla bolletta elettrica. Perchè 10 anni fa non hanno aderito ai programmi d’energia alternativa così caldeggiati dallo Stato? La mancata capacità di previsione d’allora oggi si sconta fallendo in quanto schiacciati dal peso della nuova bolletta elettrica.

Sul nucleare è la stessa vicenda: se non si stampano i dati in memoria si rischia di perdere tutto. Conviene tornare al fisico e reale anzichè virtuale ed evanescente.

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