La monarchia, come forma istituzionale ha una maggiore presa sul popolo compattandolo in forme maggiori alle sorti della Nazione, rispetto alla forma repubblicana.
Si tratta di una riflessione che emerge dal grado di partecipazione, in particolare femminile, riscontrata nei confronti di una Signora della casa regnante inglese, affetta da tumore e solo recentemente apparsa in pubblico. Non conosco il nome di questa Signora, di sfuggita mi è capato di vederla in televisione e ne dichiaro il più totale e completo disinteresse per Lei e per la casa regnante. Attenzione, il disinteresse non vuol dire affatto disprezzo. Semplicemente non sono per nulla attratto dalla casa regnante brittanica, però devo prendere atto di quanto accade intorno a me. Un mondo di donne incollato davanti alla televisione, molto attente a seguire gli eventi di regine e Re in Inghilterra.
Da qui nascono delle riflessioni.
Onestamente mi sento più vicino alla monarchia che alla Repubblica.
Il 2 giugno 1946 avrei votato per la Corona anche se non ritengo assolutamente Casa Savoia all’altezza del ruolo e degna di guidare la Nazione.
Nasce qui un grande problema. Vorrei si la Monarchia come forma istituzionale, ma non a guida Savoia. E’ come cercare la moglie ubriaca e la botte piena!
Peccato che non ci sia stato un avvicendamento tra Casa Savoia e altro ramo della dinastia in grado di rappresentare dignitosamente la Monarchia.
Non essendo accaduto tutto ciò, evidentemente nessuno aveva le capacità per farlo nel 1946 e anni precedenti (quando sarebbe servito). Di fatto tutti i cittadini hanno perso la Monarchia come forma di Governo.
Oggi un Presidente della Repubblica non mobilita tanta emozione e partecipazione come i regnanti inglesi.
A conti fatti questo ridimensionamento di ruolo della Repubblica danneggia la Nazione. L’evasione dal voto e da altre forme di partecipazione al Paese rappresentano la più diretta conseguenza di una Repubblica che non funziona. ……a ridateci la monarchia….