La globalizzazione non funziona. La teoria X-inefficiency di H. Leibenstein.
La globalizzazione non funziona. Chi lo dichiara viene subito accusato normalmente d’essere di destra, populista, fascista, nazista etc. E’ la sorte che tocca a Donald Trump negli Usa e così via. Nonostante tutte le proteste verso chi ragiona la globalizzazione prosegue a non funzionare. Quindi siamo di fronte a un dato di fatto che impone delle varianti. O la globalizzazione viene riformata o cancellata. Quale delle due opzioni? Ovviamente con il naufragio della globalizzazione affonda l’euro, la Ue etc. Tutte belle idee applicate veramente molto male.
Considerare la Teoria x-inefficiency significa ammettere che le imprese non funzionano al meglio. In pratica l’allocazione delle risorse non è efficiente. I manager non sono preparati e gli imprenditori ignoranti. Più o meno il concetto è questo. Infatti non abbiamo neppure un corso di laurea in imprenditoria e la Confindustria dorme sull’argomento. Harvey Leibenstein, il ricercatore che ha trovato la teoria X-inefficiency è un’economista nato in Russia insegnando ad Harvard.
X-inefficiency significa andare comunque avanti alla disperata. L’importante è credere nel successo. Un qualcosa di simile si è già visto nei primi mesi della Prima guerra mondiale. I francesi credevano che comunque l’attacco avrebbe sbaragliato ogni offensiva nemica. Non fecero i conti con il filo spinato e le mitragliatrici con la copertura dell’artiglieria. Si sbagliarono. Morirono migliaia di ragazzi e cambiarono strategia. Questa è la storia ma anche la cronaca della globalizzazione. Da qui la netta percezione che la globalizzazione non funziona. La foto di copertina a questo pezzo dedicata alla Cnn, appunto un simbolo di quello che non funziona in era globalizzata. La Cnn è faziosa pilotando l’informazione.
Nel dettaglio la x-inefficiency include tutti i difetti dell’impresa padronale nel conteggio dell’efficienza. Il riferimento non è solo all’oggettiva impreparazione dell’imprenditore ma include altri aspetti! Quel nominare, ad esempio, direttore di marketing la figlia appena laureata in economia nell’azienda di famiglia, contribuisce ad imprese non produttive. La lista si fa lunga. Sono aspetti considerati nei “triangolini” di Arnold Harberger, inclusi nella teoria e considerati nel testo L’impresa padronale.
Si confermano tra di loro gli studi di John Carlins di Arnold Harberger e Harvey Leibenstein.