La frattura sociale e la distruzione politica del cosiddetto “Pd”. Impressiona vedere in TV una serie d’esercizi di ginnastica mentale, per giustificare un flop politico. Il riferimento è tanto al cosiddetto “Pd” che all’M5.
La frattura sociale. Questo è il vero titolo dell’articolo. La causa della frattura si chiama politica. Ne consegue che ci rimettono coloro che hanno governato il Paese dal 2011 ad oggi. Questo significa l’intero sistema della sinistra. La chiave di lettura è tutta qui. Purtroppo si osserva un astensionismo sempre più importante. Non è così che si cura la Nazione!
Nello stile di questo sito non si ragiona di “politica” di partito. Su 1400 articoli, quanti qui scritti, la politica forse conta l’1%. Al contrario un filo conduttore dell’intera ricerca è la SOCIOLOGIA. Significa che cosa accade nella comunità e il perché di certi atteggiamenti. Doversi interessare di “politica & partiti” da la nausea, ma è necessario per giungere alla FRATTURA SOCIALE. Questo è il vero tema di riflessione. Perchè il cittadino si è allontanato dallo Stato?
In realtà è un atteggiamento storicamente dato. Gli italiani non sono mai stati nazionalisti. Quello che si lamenta oggi è un GRAVE distacco dalla “cosa pubblica”. Il segnale più evidente è il 55% di persone che non vota. Si tratta solo della punta dell’iceberg. Sotto c’è molto di più.
Il riferimento corre alla limitazione di contante. Alla persecuzione fiscale. Il comportamento della Guardia di Finanza verso il contribuente. L’Agenzia delle Entrate e quella che era o sarà Equitalia. La “Giustizia” che non si riforma, ma allunga i tempi di prescrizione. Il riferimento è all’ultima delega votata al “Governo” per la “riforma della Giustizia”. E’ un sistema persecutorio che giunge al capolinea.
UN INSIEME D’EVENTI CHE PRODUCONO FRATTURA SOCIALE. Il distacco dallo Stato si traduce in calo di consensi al partito responsabile. In questo caso l’ex PCI oggi chiamato “Pd”. Tutto qui. Con la scusa della legalità è stato sfasciato il Paese.