La famiglia repubblicana, qui negli Stati Uniti è bella e mi ci ritrovo ampiamente! E’ accaduto che stavo guardando delle armi in vendita in un grande negozio d’articoli sportivi americani e a un certo punto vedo una bella donna americana (fatto molto raro perchè qui solitamente le donne sono particolarmente grasse e mal vestite).
Questa giovane Signora e mamma è bianca, bionda, magra, perennemente sorridente, dallo sguardo vivo, attento ed eccitato. Con il suo ondeggiare e a seguire la gonna e sandali estivi non Birkenstock, bensì made in America, quindi altrettanto validi, belli e a minor costo, attiva l’attenzione per positività e sguardo fiducioso nel futuro.
Il marito è magro, alto, espressivo, senza barba lunga, ben vestito.
La coppia è attorniata da 3 ragazzini scatenati e super eccitati dalla vista di pugnali ed armi. I bimbi calzano una bustina militare della seconda guerra mondiale e portano alla cintola dei lunghi pugnali di plastica. Non stanno fermi un attimo ronzando intorno alla coppia regolarmente coniugata con anello nunziale al dito.
Mamma mia che bello! La famiglia repubblicana avrà anche i suoi problemi come tutti, ma è così bella, capace d’incarnare il modello anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. In effetti è “la mia famiglia”, quell’idea di nucleo familiare nel quale ho vissuto e mi ritrovo ampiamente.
Vedere queste persone è stato come una boccata d’ossigeno.
Tornano in mente i film americani interpretati da schemi comportamentali tipo: James Stewart, Gregory Peck , Cary Grant, John Wayne, Grace Kelly, Julie Andrews, Marilyn Monroe e Jamie Lee Curtis come molte altri e altre interpreti di un mondo che ruota intorno alla famiglia come unità base della società.
Ecco cosa vuol dire essere di destra e repubblicani: credere nella famiglia quando i democratici e quelli di sinistra centrano il divenire sull’individuo; sono due culture antitetiche.
La famiglia repubblicana mi resta nel cuore.