La crisi della democrazia. Prof Carlini studi

by Giovanni Carlini
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La democrazia è in crisi. Per molto tempo è stata posta una domanda a cui nessuno ha voluto rispondere. Quanta disoccupazione e immigrazione è in grado tollerare la democrazia? Le recenti reazioni al voto, negli Usa, confermano la crisi del sistema democratico.

Non andiamo lontano! in Italia c’è un primo ministro non legittimo. Significa che l’attuale Presidente del Consiglio non ha legittimità politica. Non serve andare negli Usa per trovare esempio di crisi della democrazia.

IL CASO ITALIA

Poche righe da spendere sul “caso Italia”. E’ vero che la Costituzione consente al Capo dello Stato di nominare il Presidente del Consiglio. Tale nomina, in assenza di spunti dai partiti, potrebbe anche rivolgersi al macellaio all’angolo. C’è un problema però. La Costituzione italiana non prevede il presidenzialismo pur acconsentendo al “Governo del Presidente”. In questo caso, il Governo che emerge dal pensiero del Capo dello Stato, è d’emergenza. Significa che entro 6 mesi, al massimo, vanno celebrate le elezioni. Questa è democrazia. Il resto è un colpo di stato. Da una situazione del genere si conferma la non legittimità dell’attuale esecutivo. Già questa è una crisi dell’istituto democratico. Chiuso con il caso italiano passiamo agli Stati Uniti.

IL CASO AMERICANO CON L’ELEZIONE DI DONALD TRUMP

Che una massa di ragazzini faccia i capricci non è una novità. Fu già vissuto negli anni del Vietnam. Francamente ci si attendeva questa reazione post elettorale in ogni caso. L’idea è che pur se avesse vinto la Signora Clinton, ci sarebbero state manifestazioni. S’intravede nella protesta non tanto un obiettivo (Trump o Clinton) quanto una reazione. La protesta usa un pretesto per protestare (mi scuso per la cacofonia).

Questa voglia d’affermare qualcosa, anche senza senso, conferma la crisi della democrazia.  

In realtà non è che Trump/Clinton non rappresentino i dimostranti. E’ la democrazia che non è più rappresentativa! 

Vanno studiati nuovi modelli rappresentativi. Certamente la disoccupazione e l’immigrazione hanno lavorato sodo contro la democrazia.

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