Home INDUSTRIA E AZIENDALEAmmonitore La censura stampa italiana su Trump. Prof Carlini

La censura stampa italiana su Trump. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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In Italia diverse testate giornalistiche applicano la censura sul candidato repubblicano.

Nonostante ciò, Donald Trump anticipa problematiche di frattura sociale di cui l’Italia è parte.

In qualità di free lance invio in Italia un pezzo sulle elezioni presidenziali 2016. Il Redattore capo risponde esprimendo delle sue preferenze politiche.

L’ARTICOLO PROPOSTO SCARTATO PER ASPETTI POLITICI

Elezioni presidenziali americane: cosa sta accadendo.
By Giovanni Carlini
Ad agosto inoltrato è possibile iniziare a proiettarsi su novembre 2016 all’atto delle elezioni presidenziali. Nonostante i candidati siano 2, in realtà ci sono 3 anime politiche. La prima è quella più aggressiva, riconducibile a Donald Trump. Segue la più conservatrice del partito democratico. Infne la posizione di Bernie Sanders.

E’ saggio anticipare come:
Donal Trump sarà il prossimo presidende degli Stati Uniti. Sarà Presidente, Trump perchè è stato capace di dare un volto al bisogno di frattura. Rompere con la globalizzazione che si è rivelata un male.
Frantumare con una pubblica amministrazione anonima. Porre a nudo i problemi razziali esistenti. Il punto debole di Trump non è nella sua capacità di far emergere i problemi, quanto risolverli!
Putroppo Sanders, un uomo molto genuino, pur restando nel cuore degli americani è un socialista. Essere socialista nelle elezioni presidenziali americane è un male. Significa, ad esempio, offrire un salario statale ai disoccupati anzichè un lavoro. Una posizione del genere potrebbe anche essere condivisa in Europa non in America.
Tornando alla posizione di Trump e della Signora Clinton, purtroppo entrambe sono nebulose. Vuol dire che in questa elezione NON CI SONO PROGRAMMI. Quali sono le rispettivie idee sulla scuola, la sanità, difesa, politica estera? Non è dato sapersi.

Solo nei dibatitti potrà emergere qualcosa. Questo è sempre accaduto nella storia americana. Lo stesso Presidente Obama si è limitato al “yes we can” privo di contenuti. Non è quindi una novità che si eleggano dei personaggi sull’onda emotiva, senza progetti politici definiti.

Una proiezione così personalizzata sulle elezioni è simbolo di superficialità? In effetti si.
Tant’è vero che di 8 anni d’amministrazione Obama non resta nulla. Cosa ha fatto il Presidente Obama per gli Stati Uniti? Nessuno lo sa. Certo si parla dell’Obama-care come di una riforma incompiuta. Tutto qui?
Ecco i frutti di un’elezione basata sull’effetto emotivo e mediatico. Lo stesso che ora spinge Donald Trump alla Presidenza.
Sarà Trump un altro buco nell’acqua come Obama? Ovviamente non è dato sapersi, sopratutto in assenza di un programma politico. Intanto, ad esempio, la California resta senza acqua.
Certamente, dicono tutti è un problema della California non della Nazione.
Ragionando in questo modo anche le sparatorie contro e dalla polizia sono un limitato fatto razziale. Nel futuro degli Stati Uniti al momento c’è Trump. Il resto è tutto da discutere. Si spera che l’effetto mediatico di un’altra elezione non ripeta gli errori degli ultimi 8 anni.

QUELLO CHE RISPONDE IL REDATTORE CAPO

Buongiorno carissimo.
come stai? Scusa se rispondo solo ora ma sono partito il 29 luglio per stare un po’ di tempo con i miei e ho proprio staccato nelle ultime due settimane.
Ho letto il tuo articolo che purtroppo non posso pubblicare perché mi pare una presa di posizione troppo netta nei confronti di un candidato che personalmente mi inorridisce e che ogni giorno viene abbandonato anche dai
suoi più stretti collaboratori. Pur con tutte le sue magagne (ma chi non le ha ormai in politica?) io direi Clinton tutta la vita.

LA RISPOSTA AL REDATORE

Il mio ruolo non è quello di stare nel coro ma studiare gli eventi e anticiparne lo sviluppo.
Così è stato per la Brexit (occasione perduta per la tua testata se avesse pubblicato i miei studi) e così sarà ancora per Donald Trump.
Trump e la Clinton sono 2 cretini.
Tu scegli la cretina o il cretino?
C’è un movimento che preferisce “votare la pizza”.
Di fatto tra 2 cretini, vincerà quello che farà più spettacolo e indovina chi sarà il giocoliere più audace che entrerà alla Casa Bianca?
A te la scelta (non perdere anche questa seconda opportunità)
Giovanni
CONCLUSIONI
Ecco applicata la censura. L’Italia non riesce a capire il fenomeno Trump e quindi a fare autorictitica. Peccato. Esploderanno i problemi senza far tesoro dell’esperienza altrui.

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