La capacità di sintesi scritta difetta

by Giovanni Carlini
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La capacità d’esprimersi in forma scritta difetta terribilmente negli studenti, dottori e ingegneri che frequento. Questi sono gli effetti di:

  • una scuola che non funziona (ancora);
  • un basso profilo del corpo docente in servizio;
  • una sterilizzazione della lettura da cui deriva l’incapacità di scrivere. Riassunti e temi rappresentano una sorta di chimera per persone fino ai 35-38 anni. Successivi ai 40 anni il problema s’attenua senza scomparire;
  • l’uso/abuso d’internet, che ha ridotto la capacità di sintesi delle persone per portarle a balbettare qualcosa infettato da terminologia del tipo: dunque, infatti, sarebbe, cioè, diciamo. 

A conti fatti abbiamo dei semi-analfabeti dotati di titolo di studio che bivaccano per la Nazione.

Il problema è che questi analfabeti votano anche, pretendono di dire la loro e pensando di “contare”. Non è mica finita, sempre questi analfabeti giudicano, fanno figli (purtroppo) e divorziano pure (siamo al 42% delle coppie sposate – dato ISTAT e al 60% di rilasci tra coppie non stabili – dati stimato) quindi sono personaggi pericolosi a piede libero.

Che ci facciano con degli analfabeti? Nulla.

Almeno l’analfabeta era cosciente di dover crescere, questi sono solo degli sbruffoni prepotenti e arroganti. Questa è la Nazione e la colpa è della scuola più d’internet. Che si fa? E’ qui che viene il bello, ovvero, rispondere a questa domanda è arduo. Andare a spiegare a uno sbronzo che ha perso la sua lucidità è difficile perchè è lui a spiegarci che siano noi “fuori rotta”. E’ il caso degli omosessuali e di qualsiasi altra patologia della mente.

Quanto qui scritto è pesante: è vero, me ne dispiace.

La sofferenza d’avere connazionali che sono semi-analfabeti, non sono insterilisce la mia vita, ma quella di tutta la Nazione.

Il guaio è che queste cose non le si può andare a dire a nessuno. La capacità di capire, reagire, formarsi è molto ridotta, al suo posto c’è l’offesa, il mettere su il muso, l’arroganza di “sapere”.

Che tristezza. Quanta solitudine; che deserto intorno a noi.

Sicuramente lo scritto più cattivo, acido e spietato abbia mia scritto; non ne sono affatto contento. Non avrei voluto averne la necessità di scrivere ciò per insussistenza del tema!

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