La campagna elettorale sposta i voti?. Questa è una domanda non un’affermazione.
La vera novità, in era post globalizzata, è l’influenza che ha sull’elettorato la campagna elettorale.
E’ un concetto che non ha capito ancora nessuno. Le conferme sono al momento 3: Brexit, Trump e il NO in Italia.
Anni fa, prima delle elezioni “si sapeva già tutto”. Oggi non è più così spiazzando clamorosamente ogni previsione. Purtroppo questo concetto non è stato capito o non lo si vuole comprendere! Il guaio è che lo sbagliare ripetutamente la previsione, non comporta un licenziamento in tronco di una serie di soggetti non più adeguati. Sarebbe stato auspicabile che un “esercito” di direttori di quotidiani e giornalisti, fossero stati allontanati dal loro posto per incapacità. Questo non è avvenuto! Il che significa avere ancora soggetti non preparati al posto sbagliato.
La stampa non fa “campagna elettorale”, ma scribacchia quello che “pensa il giornalista”. Al posto di questi scribacchini, dovrebbero subentrare i sociologi. Il riferimento è alla sociologia dei consumi, ma anche della devianza e famiglia. Questi sono i reali traduttori degli umori elettorali. Il sociologo è in grado d’intercettare il pensiero collettivo e quindi individuarne le scelte.
Molti mi chiedono come abbia indovinato, per 3 volte di seguito, gli esiti elettorali. Non ho indovinato nulla! Sono un sociologo ed esamino le tendenze in atto: tutto qui.
In ambito aziendale si conferma l’importanza d’avere in squadra un direttore di marketing che sia anche web master.