Le motivazioni al voto per Donald Trump
Votare Donald Trump infischiandosene del Partito Repubblicano comporta molte motivazioni. In questa sede non è ovviamente possibile descriverle tutte. Mi limito quindi ad alcuni aspetti per me sensibili. Nell’era globalizzata, diciamo dal 2000 ad oggi, le scuole non formano più gli studenti. Mi spiego. Stiamo insegnando ai giovani lo stretto necessario alla convivenza civile. Nulla di più. Il motivo è semplice: non esistono più valori condivisi. Faccio un esempio: se chiedessi a una ragazza che cosa vuol dire essere occidentale, non saprebbe rispondere. Eppure le donne hanno particolarmente ricevuto in attenzioni dalla cultura occidentale! Nonostante ciò i giovani, ma anche gli adulti hanno perso la coscienza culturale.
Cosa vuol dire essere occidentali?
Dando la risposta alla domanda posso dire:
- essere occidentali comporta uguaglianza di genere. Ovvero non trovo differenze, nel diritto, tra donna e uomo;
- essere occidentali significa distinguere tra Chiesa e Stato. Entrambi indipendenti;
- essere occidentali vuol dire pensare in termini di sviluppo. Essere protesi al futuro. Sotto questo aspetto c’è il guaio di un’eccessiva prevalenza dell’economia sulla politica;
- essere occidentali significa guardare alle idee delle persone anzichè la razza;
- essere occidentali significa anche conoscere le differenze tra noi e loro. Il riferimento è verso le altre 8 culture del mondo.
L’insieme di questi concetti è sconosciuta ai nostri studenti. Questo vuol dire che abbiamo perso sia l’orgoglio che la considerazione del nostro ceppo culturale. In un mondo globalizzato dove la scuola non insegna più i valori restano i singoli. Oggi solo le famiglie possono correggere questa deriva. In questo modo però ogni clan stabilisce le sue regole. A patto che ci sia convivenza civile ogni persona può seguire i suoi valori.
Un’anarchia di valori non la condivido! L’immigrazione ad esempio è percepita come bacino di voti dal partito democratico.
Anche in Italia la sinistra segue la stessa strategia. Quando abbiamo dei partiti che non sono impegnati nel futuro della società ma a cercar voti, serve una modifica.
Donald Trump rappresenta questa modifica. Un ripensamento delle nostre basi culturali che non è detto debbano restare fisse. Una revisione dei rapporti con le altre culture. Per questo Trump è stato considerato anti Stato nel riformare la democrazia.
Trump ci offre la possibilità di fare nuovamente i compiti a casa. Questo ripensare ovviamente mette in discussione la globalizzazione. Mette anche in discussione la coesistenza di tanta disoccupazione con il “progresso”. L’Italia ad esempio, può permettersi 3 milioni di disoccupati e 5 milioni d’immigrati? Qualcosa non quadra. Benvenuto Trump.