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Intervista al candidato repubblicano alla presidenza degli USA

by Giovanni Carlini
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Intervista al candidato repubblicano alla presidenza degli USA. Il taccuino americano si arricchisce di un nuovo contributo. Elezioni presidenziali del 2012, concetti ancora terribilmente attuali!

Intervista al candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del 2014. Gentile Signor Romney grazie per questa intervista. Può descriversi meglio il suo programa in economia e in particolare per quanto riguarda il settore manifatturiero? Come noto, da diversi anni, più economisti imputano l’alta disoccupazione in Occidente alla delocalizzazione. Un fenomeno che ha interessato il mondo moderno dal 2000 ad oggi.

Considerando che la Germania ha attualmente un peso del settore manifatturiero pari al 6% e l’Italia al 3,3%. E che questi due paesi sono quelli che in Europa contano più industrie in attività, ritiene, Mister Romney che il 14,6% statunitense sia adeguato per assorbire 14 milioni di disoccupati? La Cina conta un peso sul PIL del manifatturiero al 21,7%.

Nel caso, Singor Romney ritenga opportuna una revisione della politica industriale statunitense, del resto già in atto dal mese di marzo 2012 cosa ne pensa? La nuova idea di reshoring, inaugurata dall’amministrazione uscente del Presidente Obama, segnala un tasso di rientro delle imprese americane prima delocalizzate al 20%. Attualmente con il reshoring attivo, le aziende che ancora escono dalla Nazione, sono solo il 2% del totale manifatturiero statunitense.

La domanda d’intervista al candidato repubblicato è ora completa, ci si scusa per la sua eccezionale lunghezza. L’argomento è complesso e la platea riguarda tutto il mondo anzichè solo gli elettori statunitensi. Questo è uno degli aspetti più “crudeli” dell’intera elezione presidenziale americana. Gli elettori statunitensi (quelli che si recano al voto) in realtà votano per tutto il mondo. I problemi politici interni degli Usa alla fine colgono l’intero pianeta!

Al di là della foto del Presidente Donald Trump riferita a gennaio 2017, applicata all’articolo in fase di revisione, i concetti conservano l’attualità. Alla domanda qui proposta non ci sono neppure le risposte. L’intervista al candidato repubblicano Romney andò deserta. Al di là delle scuse ufficiali, va considerato come l’affarista Romeny sia una delle cause della disoccupazione e declino dell’America. I suoi eccessivi contatti con la Cina non l’avrebbero reso un Presidente adeguato.

Putroppo l’America ha dovuto subire altri 4 anni d’amministrazione Obama prima della svolta Trump.

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