Incriminazione per cosa? nessuno l’ha capito. Il partito democratico americano (ma in realtà anche quello italiano) sbandando da un estremo all’altro, cerca una dimensione che mai come ora manca!
Cos’è il partito democratico americano? Non lo so, ma non rappresenta solo un “mio” problema, (oggettivamente sono repubblicano). La crisi dei democratici statunitensi è ampia e profonda.
Nel complesso del vuoto democratico, emerge la richiesta d’incriminazione per il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Onestamente, ma anche oggettivamente, cosa s’imputa a Trump? D’aver chiesto a un Capo di Stato straniero d’accertare un formidabile flusso di denaro anomalo, che passa attraverso le mani del candidato numero 1 del partito democratico.
Messa in questi termini la vicenda non è contro Trump, come la stampa vorrebbe far credere, ma rappresenta un boomerang, un autogol formidabile per lo stesso gruppo democratico.
In realtà pare che ci sia sotto un gioco piuttosto macchinoso, modello macchiavellico, per cogliere due piccioni con una fava.
S’attacca Trump (magari il colpo potrebbe sorbire un certo effetto) per liquidare in ogni modo il leader democratico alle elezioni e proporre all’ultimo momento la moglie dell’obama.
Pare sia questa la vera finalità della finta incriminazione contro il Presidente Trump.
I democratici “ci hanno provato”, ma sanno che l’incriminazione decade, restando intrappolato l’attuale candidato democratico.
Fantapolitica o disegno strategico? Tutto è possibile anche perché sorprende la povertà del messaggio democratico in questa elezione presidenziale 2020.
A questo punto perché un pessimo presidente come Donald Trump dovrebbe restare alla Casa Bianca oltre il 2020?
Di leader non globalizzati, non di sinistra, che abbiano una visione nazionale e nazionalistica, anziché sterilmente globalizzata, non ce ne sono in giro.
In italia c’è il modesto Salvini: troppo poco per esprimere qualcosa. In Francia la Signora Le Pen, che ancora non ha espresso un pensiero compiuto. L’Inghilterra si sta formando, ma è presto.
Chi è avanti nella storia e nel progresso è ancora immaturo (Le Pen, Trump, Salvini, Brexit) motivo per cui stiamo attendendo una seconda generazione di leader.
La sinistra gioca al carosello con la Greta-gretini senza saper andare oltre. E’ un grande piacere vedere così disorganica la sinistra attendendo la nuova generazione di destra per leader nazionali non globalizzati.