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Imprenditori analfabeti: manca la visione d’insieme

by Giovanni Carlini
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Imprenditori analfabeti privi di una visione d’insieme

Il titolo è forte e anche cattivo. Me ne scuso però è necessario. Serve nella misura in cui “sveglia” i migliori a una responsabilità dimenticata. Mi spiego.

I migliori sono i più sensibili. Coloro che vedono più lontano e capiscono di più.

I migliori sono anche coloro che producono ricchezza per la comunità. Gli imprenditori sono parte dei migliori.

Non meno importanti i ricercatori e gli scienziati. I professori, medici, paramedici e infermieri.

Tra i migliori anche coloro che sono malati e soffrono. Chi soffre produce umanità. La lista dei “migliori” è facilmente allungabile.

Chiarito che gli imprenditori sono tra i migliori, seguono le responsabilità. Tra le molte cose già scritte, manca, alla classe imprenditoriale nazionale una visione d’insieme. Come si ottiene una visione d’insieme?

In effetti la stampa italiana non è capace d’offrire grandi idee o visuali. Questo è un grave problema nazionale.

Per riuscire a capire qualcosa è necessario prelevare da più articoli informazioni per ri-aggregarle. In pratica una specie di zig zag. Ricordo gli anni passati presso l’editore Tecniche Nuove spa dove l’ordine era di NON dire le cose come stavano. I pratica NON bisognava assolutamente offrire una visione d’insieme al lettore. Questa censura, per favorire l’ottimismo, ha in realtà prodotto un danno. Oggi, non solo per questo editore, ma per l’intera stampa nazionale, non si riesce a capire come stanno le cose. Per gli imprenditori capire è necessario per scegliere. Scelte sbagliate lasciano, ad esempio 3 milioni di disoccupati in Italia. Tra le scelte sbagliate, tra l’altro, c’è personale troppo giovane alla selezione nelle società di ricerca personale. 

Entriamo più nel dettaglio:

  • la Grecia ha un debito pubblico pari al 180% del PIL. La Cina ha un debito pubblico pari al 260% del PIL. Si potrà anche dire che la Cina non è la Grecia ma. Appunto il “ma”. I numeri non sono affatto relativi. Spesso in queste pagine negli anni si è parlato di collasso della Cina. Di un bluff cinese nel mondo. Nessuno ci crede. Però non è possibile inventarsi equilibri diversi. 2 + 2 resta ancora la radice quadrata di 16. Anche in Asia. (dati incrociati tra il 10 settembre altro giorno)
  • ancora Cina. Il surplus mondiale d’acciaio è pari a di 340 milioni di t. La Cina a luglio 2016 ha prodotto 469 milioni di t. Qualcosa non quadra. A questo punto gli investimenti in Cina sono a rischio;
  • passiamo all’Italia. Ancora altro giorno e altro articolo. L’Istat conferma che la crescita è interrotta; (Sole 24 Ore del 6 settembre)
  • passiamo alla Germania. Altro giorno e articolo. L’industria tedesca, dopo una flessione dello 0,5% ora scende del -1,5%. Come sarebbe a dire? Non è sempre stato detto che la Germania è una locomotiva? (pag. 4 Sole 24 Ore dell’8 settembre)
  • passiamo agli Usa: apriti cielo! E’ in atto uno sciacallaggio contro Trump perchè “antipatico”. Chi l’ha deciso? A pelle i giornalisti senza ragionare.
  • ancora l’Italia. Ci si lamenta che l’Europa è poco accogliente verso gli immigrati. Sta scritto: non è vero che sono troppi! E’ colpa degli europei che sono intellettualmente limitati! (pag. 1 del Sole 24 Ore 27 settembre)
  • comunque in Italia i consumi scendono (9 settembre). Significa che non ci si fida di questi mesi.

Da questi dati dovrebbe emergere una visione d’insieme. Qui è il difficile.

Il PIL del mondo rallenta. Dal 5% di crescita annua scende al 3 ( 7 settembre)

LA SOLUZIONE CREDO SIA NELLA RICERCA & SVILUPPO. Gli attuali prodotti sono obsoleti.

Serve una nuova generazione di beni a basso costo e alta qualità. Chi non investe in ricerca è spacciato. 

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