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Immigrazione clandestina: quando s’invertono i fattori

by Giovanni Carlini
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L’immigrazione clandestina e l’inversione dei fattori confondendo il giusto con lo sbagliato.

Italia: chiuso per eccesso d’immigrati clandestini!

In Italia, in questo periodo, si è sotto attacco da parte dell’immigrazione clandestina. Non è un fatto nuovo, in realtà è dal 1991 che la Nazione è soggetta a continui e costanti flussi d’immigrazione clandestina. Sull’argomento poco o nulla è stato fatto, causa le congiunte forze della Chiesa e della sinistra politica, che hanno introdotto il concetto d’integrazione, ospitalità e convivenza, come valori della società moderna.

In realtà c’è una speculazione sull’immigrazione da parte d’entrambi. Il risultato pratico è che nessun governo, sia di destra che sinistra, ha mai saputo prendere posizione sul problema dell’immigrazione. Lo scopo di questa riflessione non è tanto quello d’analizzare l’immobilismo istituzionale, responsabile della frattura sociale in atto nel Paese, (uno dei motivi per la bassa affluenza alle urne) quanto studiare il grado di mistificazione politica in atto dal governo italiano.

Mi spiego. Che gli immigrati clandestini non possano varcare la frontiera francese è diventato, ad opera del governo italiano, un problema della UE e della Francia, non una incapacità di gestione del fenomeno da parte italiana. In pratica, su questo argomento è stato completamente rovesciato l’ordine concettuale. Sarebbe colpa dei francesi quanto gli italiani non sanno fare.

Il governo italiano, retto e diretto da un non votato da nessuno, il che lo priva di legittimità politica, non è nuovo a questi esercizi acrobatici nella logica. Senza qui aggravare il quadro che riguarda la scuola, le finte riforme istituzionali, un EXPO concettualmente vuoto, l’assenza di una politica industriale, la non coscienza e urgenza di politiche di reshoring,  etc.. il tutto persevera nella conferma di quanto noto come “anomalia italiana”.

Concludendo, l’immigrazione oltre ad imporre in Italia delle scelte, va anche considerata come un attacco (non militare ma ugualmente importante) alla cultura e al modo di vivere di un paese a cui il Governo deve prestare attenzione, avendo il coraggio di dichiarare: chiuso per eccesso d’immigrazione. Chi è capace di dire e fare questo, sarà il prossimo Presidente del Consiglio dei Ministri in Italia, senza assegnare ad altri le colpe e responsabilità che non abbiamo saputo affrontare. Andarsi a prendere gli immigrati clandestini, in mare aperto, per “salvarli” è una emerita stupidata oltre che offesa alla Nazione, che ha favorito gli scafisti e il malaffare nazionale (vedi lo scandalo cosiddetto mafia a Roma).

Può questo paese essere ancora gestito da dilettanti?

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