Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, onestamente chi lo ha votato? E’ passato un anno dalla nomina a sindaco del signor Sala. Ormai è tempo di bilanci. Tra scandali e incriminazioni la città è sotto assedio dalle zanzare. E’ questa la Milano che è stata votata?
Il sindaco di Milano non è capace d’esprimere il volto che la città desidera rappresentare. Non ultima l’invasione di zanzare. Bastava fare la disinfestazione. Pur ammettendo che non si ci siano stati soldi a sufficienza, basta gestire il problema. Significa invitare la popolazione a farsi carico della disinfestazione nella propria area. Così i condomini e chi ha giardinetti condominiali. Con queste informazioni, conosciuto il problema, si porta a mobilitazione la cittadinanza. Tutto ciò non è stato fatto. Perchè?
Al di là delle zanzare è chiaro che ci sono altri e più gravi problemi. L’elenco è lungo e non è questa la sede per tutte le lagnanze. STIAMO DISCUTENDO DI METODO. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala non ha il metodo per gestire la cosa pubblica. Forse è meglio tradurre il “metodo” in comunicazione. Qui non centra nulla il partito. Il Sala poteva anche essere di destra, resta inadeguato al ruolo.
Allargando la visuale e pensandoci bene, anche il candidato sindaco di destra non ha metodo. Ora non ne ricordo il nome, benché sia passato appena un anno dalle votazione. Non importa il nome dell’altro candidato. Non interessa perché comunque avremmo avuto, probabilmente lo stesso esito. Allora sorge un problema. Perchè abbiamo degli apprendisti in una posizione di vertice?
Qui la crisi diventa generazionale. Un esercito di superficiali pretende di poter fare-dire. Poi i risultati sono quelli che sono. Ovviamente il riferimento è al sistema delle aziende e ai cosiddetti manager. Solitamente i “manager” sono sempre più giovani con risultati costantemente inferiori. A questo punto non è più il sindaco di Milano ad essere inadeguato, ma una generazione non cresciuta.