Il ruolo della Pubblica amministrazione nello Stato moderno non quello d’anticipare un bel nulla. Non è la funzione d’avanguardista nelle idee che spetta alla PA come invece alle arti e al pensiero libero.
In un sistema che si vuole ordinato, ogni funzione ha un suo ruolo. Quando e se volessimo Stati completamente disarmonici e disarticolati, allora si perviene a quello che si sta vivendo in questi ultimi anni in Italia come nel resto dell’Occidente.
Queste parole non sono scritte per le altre culture, le restanti sette nel mondo, perchè un pensiero così concepito nasce dalle riflessioni di Max Weber (sociologo e fondatore della moderna sociologia) e s’adattano a un mondo laico e religioso privo dell’immanenze di Dio sugli uomini.
L’Occidente risponde a quella parte del pianeta dove vige la supremazia del diritto anzichè la consuetudine, (mondo africano), oppure il partito (Cina e altre dittature) o la religione (mondo islamico) infine le classi sociali pre-ordinate nella scala sociale (contesto indiano dell’India).
Il ruolo della PA nella società Occidentale è di garante e custode dei valori più profondi della nostra storia. Alla devianza, fantasie, avventure informatiche che dovrebbero dare efficienza ma fanno solo imbestialire i cittadini, ci pensa il mondo delle imprese e la comunità in genere.
I cittadino si prendono la libertà di “sperimentare” quello che gli piace, SE alle spalle hanno un un apparato burocratico efficiente, stabile, sicuro, ortodosso.
Vuol dire una Scuola, la Prefettura, Enti locali che sanno essere cartacei e virtuali allo stesso tempo garantendo servizi adeguati e certi al cittadino.
L’informatica nella PA: che disastro!
Certamente il Sindaco di Milano non è eleggibile quando garantisce un appuntamento negli Uffici del Comune a 6 mesi.
Che dire della Prefettura per il rilascio dei passaporti.
La scuola dematerilizzata? gli studenti hanno perso l’attitudine a capire ritardando i tempi d’assimilazione delle informazioni.
Il ruolo della Pubblica amministrazione in uno Stato moderno non è quello di far inferocire l’elettorato.