Il nuovo pensiero in microeconomia è molto, ma molto, sganciato dalla matematica abbracciando sia la psicologia comportamentale sia la sociologia dei consumi. In effetti ben 4 premi Nobel sono andati, negli ultimi anni a psicologici comportamentali e ancora nessuno ai sociologi. Si resta in attesa della valorizzazione della sociologia dei consumi nel contesto mirco.
Attualmente e in errore, la spiegazione della realtà, nella lettura economica ha richiesto derivate, limiti, aree trasformando la materia economica in un’appendice e applicazione della matematica. Ecco perché gli economisti non sanno spiegare i più accadimenti. Fallimentare è stata, l’assistenza del Fondo Monetario Internazionale all’Argentina conducendo il Paese a ben tre fallimenti.
Oltre al caso Argentina, ci sono molti altri riferimenti che attestano il fallimento dell’attuale pensiero economico (vedi il caso della moneta unica in ambito comunitario in Europa, almeno di quella parte che si è voluta unire, 27 stati su 45).
Sul tema è stata già pubblicata, in questo sito di studi, una critica al metodo del surplus del consumatore chiamando in causa direttamente sia la microeconomia sia l’economia internazionale.
Al contrario, un aspetto da salvare dell’attuale disciplina è l’elasticità. Sul tema gli insegnanti sono molto attivi, ma gli studenti imparano il concetto come “derivata” quando in realtà il ragionamento è molto più semplice, immediato e di sicura applicazione. Ecco, come si misura la devianza e limite d’insegnamento degli attuali programmi. Nessun studente ha veramente compreso (perché non gli è stato spiegato in forma adeguata) l’immediatezza d’applicazione dell’elasticità nelle scelte d’acquisto del consumatore!
Sul tema a seguire verrà pubblicato un apposito studio.
Dove invece si perde tempo per l’eccessiva pesantezza del pensiero matematico che sconfina così in economia è sia nella teoria dei giochi sia nelle esternalità. Purtroppo, sono argomenti di moda (imposti dai docenti agli studenti e spacciati per temi attuali) e per questo motivo presenti nei programmi di studio.
La pulizia dei programmi d’economia dovrebbe essere un atto urgente e quindi la sostituzione delle cattedre allontanando gli insegnanti di matematica che si dedicano alla microeconomia per accogliere psicologi e sociologi.
Il nuovo pensiero economico sta arrivando.