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Il colpo di stato in Italia del 2011, il primo di una serie di attentati alla Costituzione

by Giovanni Carlini
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Il colpo di stato in Italia del 2011, il primo di una serie d’attentati alla Costituzione

Iniziò con il colpo di stato in Italia nel 2011. Cosa? Il tradimento della democrazia. L’allora Presidente della Repubblica, con estrema disinvoltura allontanò dal governo l’On. Silvio Berlusconi. Al suo posto fu chiamato un professore immediatamente reso senatore a vita. Il professor Monti. Si cercò in questa sostituzione (colpo di stato) di dare una parvenza di legalità. Da qui emerse la nomina a senatore a vita del prof. Monti. Inutile dire che il governo del professore fu un totale fiasco. Forse il peggiore della Repubblica? Non è questo il problema.

Il prof. Monti e il Napolitano, se avessero voluto essere legali, avrebbero dovuto portare alle elezioni politiche il Paese. Questo non è accaduto. Fu il primo colpo di stato in Italia. Era il 2011.

Allontanato l’ultimo presidente del consiglio eletto democraticamente, fu il turno di altro soggetto dopo il Monti. L’attentato al senso stesso della Costituzione fu replicato sul renzi. Il soggetto, stavolta, ancor peggio, non era stato votato da nessuno e neppure senatore. Ormai l’uso al colpo di stato in Italia si stava consolidando. Infatti fu il secondo colpo inferto alla Repubblica.

Il terzo colpo di stato in Italia è opera dell’attuale Mattarella. Tradendo l’esito del referendum del 4 dicembre 2016 le urne alle politiche sono andate deserte.

Si argomenta che non ci sia una legge elettorale per recarsi al voto. Occhio che per fare una legge bastano 40 gg (al massimo). In effetti, il governo fantoccio del Gentiloni, alla faccia dei 40 gg, celebra il semestre. Si noterà come qui sono indicati i cognomi senza il nome. E’ vero. Si tratta di NON rispetto verso questa gente. Personaggi chiamati a una precisa responsabilità, non hanno saputo assolvere il compito. Su di loro pesa un giudizio storico, ma non basta. Chi volutamente non svolge il compito affidato è corretto che sia anche processato. Il reato si chiama attentato alla Costituzione. Una Costituzione da non leggere come in V° elementare parola per parola. E’ lo spirito e il senso della Carta costituzionale che è stato volutamente tradito! Si tratta di un errore che un Capo dello Stato non può commettere essendone il garante. Posso sbagliare io che non sono nulla, non il primo cittadino dello Stato.

Ovviamente queste idee sono considerare da tutti assurde. E’ esattamente da questo distacco dalla logica e onestà che si misura l’inquinamento della democrazia in Italia. Peccato. Una volta eravamo il bel paese. Oggi ci sono 3 milioni di disoccupati. 5 milioni d’immigrati stabili. 5 milioni (stimati) d’immigrati clandestini.

Quanta disoccupazione e immigrazione tollera la democrazia per funzionare?

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