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Il collasso della Cina, quando il sistema comunista cinese crollerà? ottima domanda su cui calibrare investimenti e proiezioni.

Quanto segue emerge da una tesi di laurea che studia il caso Cina. Quindi uno studio organico, molto articolato, sulle proiezioni di sviluppo cinese nei prossimi anni.

Tra i diversi punti esaminati per redigere la Tesi di laurea, c’è anche un rapporto, recentemente pubblicato a Pechino (settembre 2019) sull’impatto ambientale della nuova via della seta. Si tratta della BRI (Belt and Road Summit) come adesso è chiamata ciò che nei secoli era la Via.

La relazione, a sfondo ecologico, si concentra su quei Paesi che hanno accettato l’influenza sinica nel loro affari interni.

Lo studio redatto da inglesi-americani e anche cinesi, si conclude con un auspicio benevolo verso la Cina, ma anche con una minaccia di disastro ambientale.

Il link di riferimento è: http://www.rinnovabili.it/ambiente/nuova-via-della-seta-accordo-parigi/

Considerato che la Cina, nonostante il suo gravissimo handicap di qualità, rispetto all‘Occidente, vuole assumere un ruolo guida nel Pianeta, è possibile che prenda in seria considerazione l‘impatto ambientale tra le sue priorità importando le necessarie tecnologie dall’Occidente evoluto.

A lato del rapporto e come riflessione di politologia sociologica, viene da chiedersi quanto una dittatura incida sulla ricerca scientifica. Perché la Cina non è sensibile all’ambiente e soprattutto perché non sa applicare processi di ricerca e sviluppo in questo tema?

Sviluppando un confronto storicamente valido, in effetti la Russia comunista, ha svolto una sua competizione scientifica con gli Stati Uniti, dimostrando che la forma politica non influisce sulla qualità degli studi e ricerche.

Questo è vero in un lasso di tempo di qualche decennio.

L‘Urss sviluppò la sua ricerca tra gli anni Cinquanta e Novanta quindi per un periodo di tempo di 4 decenni poi il collasso.

E‘ possibile pensare che un sistema dittatoriale possa produrre ricerca scientifica per 50 anni e non oltre?

La Cina è uscita dal suo tradizionale assetto agricolo grazie agli ingenti investimenti statunitensi motivati dall‘amministazione Nixon per uscire dal conflitto vietnamita, il che significa anni Ottanta.

Misurando l‘esperienza della Russia comunista, con generosità, in 50 anni di ricerca scientifica in presenza di dittatura, applicando il concetto sulla Cina comunista, lo stesso periodo scade nel 2030.

Infatti 1980-2030 sono esattamente mezzo secolo.

E‘ quindi possibile impotizzare il collasso cinese in quella data come la storia ci ha insegnato?

Il collasso della Cina è nelle corde della storia, quindi non rappresenta una sorpresa per nessuno.

Per evitare il collasso, la Cina dovrebbe non essere più comunista il che, ad oggi, non viene preso in considerazione come reale possibile scenario.

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