Il capitano non è uomo o donna, ma un concetto di comando da cui deriva la vita dell’equipaggio. Insistere sul concedere un genere maschile o femminile a un’incarico è sbagliato.
Esiste il sindaco, come il medico, l’ingegnere e l’avvocato. Chiuso!
Ogni altra divagazione sul tema rappresenta una perdita di tempo.
La gente di sinistra, quindi femministe e sessisti, sguazzano in queste filosofiche perdite di tempo del tipo la “ministra” o la “sindaca” pretendendo d’assegnare un genere alla capacità di gestione. E’ questo il punto debole della sessualizzazione della carica professionale.
Chi ha l’onere della direzione o gestione non guida la sua responsabilità in forme diverse a seconda del genere. Ne consegue che l’arte del buon governo non è una prerogativa maschile o femminile. Nel momento in cui il sindaco diventa “sindaca” andiamo a sessualizzare la professionalità e la responsabilità come se fosse diversa a seconda del genere. Questo ovviamente non è vero! Il paziente non deve morire sul tavolo operatorio sia che il medico sia donna o uomo. Da questa considerazione emerge l’intera inadeguatezza della sessualizzazione dell’incarico.
Concludendo questo passaggio chi ha inventato la derivazione di genere in ambito professionale ha imposto una contraddizione in termini come se la responsabilità fosse diversa tra operatore, se uomo o donna.
Tornando al contesto per cui questo studio prende forma (quindi abbandonando la sinistra e il 5 Stelle) il capitano della nave Sea-Watch non poteva che essere arrestata. Si tratta di un criminale in mezzo al mare.
Detto ciò però non basta, c’è dell’altro. Quanto sono noioso e patetici “i giovani” quando si difendono con il “non pensavo, non credevo, non immaginavo“.
La peggior risposta di un ragazzo o ragazza (tali fino a 20 anni) è il non rendersi contro delle conseguenze di un atto.
Superati i 20 anni, in tutta onestà si è uomini e donne, il che comporta e implica la RESPONSABILITA’.
Infatti sposarsi rappresenta una RESPONSABILITA’. Al contrario la sola e mera convivenza è IRRESPONSABILITA’.
In un quadro complessivo di maturità o immaturità spunta fuori il Comandante della nave Sea-Watch.
Il Comandante o il Capitano della nave dev’essere responsabile e maturo. In caso contrario nasce la domanda: chi ha permesso che un immaturo svolgesse un lavoro da persona seria?
In Italia è già accaduto che un immaturo comandasse una nave pesseggeri con oltre 4mila persone a bordo. Pare che tale soggetto sia in galera da qualche anno. Il giudizio morale negativo sul Comandante Schettino credo sia inequivocabile.
Il giudizio sul Comandante della Sea Watch, il capitano Carola Rakete è negativo per negligenza e irresponsabilità. La Signorina Rackele ha agito senza considerate tutte le conseguenze, quindi che va rimossa dal ruolo di Comandante.
Un soggetto del genere è pericoloso quindi va rinchiuso in galera. Addio Comandante Rackele, forse in prigione potrà maturare.