Home RAGIONERIAAppunti per gli studenti I numeri che non tornano sulle pensioni. Taccuino americano 2018

I numeri che non tornano sulle pensioni. Taccuino americano 2018. Analisi e riflessioni sui sistemi pensionistici con numeri alla mano.

I numeri che non tornano sulle pensioni vanno spiegati perchè sia possibile un cambio di mentalità. L’obiettivo è passare da un atteggiamento passivo a uno attivo. Nel dettaglio da un sistema di vita che include la pensione come un periodo della vita del non fare, a un proseguire lavorando fino a morte. Con tale modifica l’attuale livello di civiltà è assicurato.

Ogni ragionamento parte da una quantificazione e classificazione. E’ stato stabilito che over 65 sono i pensionati mentre tra i 18 e 65 le persone in attività lavorativa.

Il rapporto tra le due categorie (pensionati e lavoratori) è cruciale. I numeri che non tornano sulle pensioni partano da qui.

Grazie a statistiche di fonte ONU, va distinto il mondo in senso generico, dall’area OCSE. Per intendersi l’OCSE ricalca l’Occidentale.

Nel pianeta Terra l’incidenza degli over 65 era al 5,2% nel 1950 per diventare il 7% all’avvio dell’era globalizzata (il 2000). Si stima che gli over 65 diventeranno il 16% della popolazione mondiale nel 2050. L’ONU comunque pecca di pessimismo da sempre, a iniziare sulle stime dell’inquinamento. Secondo l’ONU saremmo già dovuti tutti essere morti per inquinamento.

Limitando la relazione tra classi (pensionati e lavoratori) all’Occidente, l’incidenza dei primi è maggiore. Ovviamente qui conta la migliore qualità di vita che l’Occidente ha saputo conquistarsi rispetto le restanti 8 culture. In Occidente gli over 65 erano l’8% nel 1950 per salire al 14% nel 2000 in proiezione al 26% nel 2050.

Fino a che percentuale gli over 65 sono gestibili in termini pensionistici? Il calcolo è semplice. Con contributi al 40% dello stipendio, considerando un valore medio di retribuzione di 1500 euro, il 40 per cento è pari a 420 euro. Immaginando pensioni a 1200 euro, servono 3 lavoratori per sostenere un pensionato. Tradotto in termini percentuali, la soglia di non sostenibilità delle pensioni è pari al 33,3%

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